Milano: fuochi e fiamme in Fratelli d'Italia.

"Chiediamo a Giorgia Meloni (Ignazio La Russa, Daniela Santanchè e Carlo Fidanza) di rilanciare Fratelli d'Italia a Milano

Servono: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, MERITOCRAZIA, RINNOVAMENTO, una sede fisica ed una buona organizzazione! Servono un tesseramento trasparente e garantito, ed un vero congresso politico aperto a tutti i patrioti. Attendiamo risposte chiare e proposte concrete, entro luglio, o "liberi tutti" ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità."
Questo il forte proclama lanciato dal "barone nero" ROBERTO JONGHI LAVARINI, storico esponente della destra sociale lombarda (già dirigente del Movimento Sociale, di Alleanza Nazionale e della Fiamma Tricolore) che si candida alla segreteria cittadina milanese del partito di Giorgia Meloni. Dietro il vulcanico Jonghi, noto per le sue provocazioni, per ora si schiera ufficialmente solo il suo circolo Fare Fronte (oltre 300 iscritti) ma, in realtà, la stragrande maggioranza della base militante di Fratelli d'Italia, è concorde e lo sostiene. Quello di Jonghi è praticamente un vero e proprio ultimatum, sostenuto anche dagli ex consiglieri regionali della Lista Civica Maroni, candidatisi con Fratelli d'Italia e non rieletti: MARIA TERESA BALDINI e ANTONIO SAGGESE. Ma non solo, se Jonghi, da una parte, punta a riorganizzare il partito a Milano, dall'altra, prepara il piano B, ovvero l'avvicinamento alla Lega di MATTEO SALVINI, tramite l'amico di sempre MARIO BORGHEZIO, portandosi, eventualmente dietro, pezzi da 90 della vecchia AN, come l'ex potente assessore regionale bresciano VIVIANA BECCALOSSI (uscita da Fratelli d'Italia, dopo le elezioni politiche). In questi giorni, fonti bene informate, ci segnalano che Jonghi ha avuto incontri con gli ex deputati PIETRO CERULLO e MASSIMO CORSARO, con l'avvocato BENEDETTO TUSA (del Movimento Sovranista di Gianni Alemanno), con ATTILIO CARELLI (segretario nazionale della Fiamma Tricolore), ma anche con importanti dirigenti della Lega, suoi storici amici. 

Attualmente, Fratelli d'Italia, a Milano non ha una sede fisica e nemmeno una segreteria, mancano un segretario ed un direttivo, oltre a non avere nemmeno un consigliere a Palazzo Marino. Tre sono le correnti, nel quale sono divisi i vertici del partito: quello che rimane dello storico gruppo LA RUSSA (Ignazio e Romano, il nipote-genero MARCO OSNATO, il senatore ALESSIO BUTTI di Como ed il nuovo consigliere regionale FRANCO LUCENTE), l'alleanza fra la "destra sociale" (i deputati CARLO FIDANZA e PAOLA FRASSINETTI) e l'inossidabile RICCARDO DE CORATO (ora assessore regionale), ed il gruppo dei "Repubblicani" (ex Forza Italia) di DANIELA SANTANCHE' (coordinatrice regionale, virtuale dicono i suoi tanti detrattori) e l'ex potente, quanto chiacchierato, assessore alla sanità, MARIO MANTOVANI, alleati dei La Russa.

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