Sgarbi: “La vera trattativa è quella tra Lo Stato e la Regione Siciliana
Con il silenzio del Pm Di Matteo e dei grillini (Vittorio SGARBI).
Sgarbi: “La vera trattativa è quella tra
Lo Stato e la Regione Siciliana con l’annuncio di 13 nuovi impianti eolici. Con
il silenzio del Pm Di Matteo e dei grillini”
Il deputato di Forza Italia: “ Le
dichiarazioni di Riina utilizzate solo per potenziare la scorta a Di Matteo ma
ignorate per i riferimenti a Matteo Messina Denaro e il business dell’eolico”
ROMA - Vittorio Sgarbi, fondatore e
leader di “Rinascimento” nonché deputato alla Camera di Forza Italia denuncia
il silenzio del Pm Di Matteo e dei 5 stelle sul business mafioso degli impianti
eolici in Sicilia.
“Il processo sulla presunta “trattativa
Stato/mafia” - premette Sgarbi - non ha indicato nessun fatto concreto, né per
il generale Mori di cui cui non sono stati identificati i mandanti
istituzionali, né per il senatore Dell’Utri di cui non si sa quali interessi
abbia rappresentato per la mafia.
La sentenza dice che Dell’Utri non ha
avuto certamente alcun rapporto con la mafia dopo il 1992. Eppure si sono
imbastiti anni ed anni di processo.
Una cosa è invece inconfutabile: il Pm
Di Matteo, i magistrati antimafia della Procura di Palermo e i 5 stelle che
tanto invocano, impropriamente, la parola legalità, non hanno imai cercato e
indagato la mafia sulla vera “trattativa”, quella tra lo Stato e la Regione
Siciliana, con la devastazione sistematica della Sicilia attraverso i
nuovi impianti eolici annunciati (ben 13), previsti, tra l’altro, anche a
Marsala, Licata e Monreale, con un montepremi dichiarato, al quale la mafia è
dichiaratamente interessata, di 6 miliardi di euro. Questa è l’unica trattativa
di cui abbiamo certezza. E sulla quale tacciono sia i 5 stelle che Di Matteo,
il quale su questo argomento non hai mai indagato. Sfido entrambi
pubblicamente.
Dopo 8 anni dalle mie denunce, ovvero da
quando ero sindaco di Salemi (sciolta per inventate infiltrazioni mafiose
proprio mentre denunciavo le infiltrazioni della vera mafia nell’eolico) la
materia è ancora particolarmente attuale al Pm Di Matteo, perché nelle stesse
intercettazioni ritenute pericolose e credibili per le minacce di morte che
hanno portato al potenziamento della sua protezione, c’era anche la chiara
denuncia di Riina dell’attività prevalente di Matteo Messina Denaro, ritenuto
l’attuale capo di Cosa Nostra, e cioè il business degli impianti eolici.
Perché - si chiede adesso Sgarbi - si è
fatto tanto rumore e si è data tanta risonanza alle minacce a Di Matteo e
non si è parimenti seguita la traccia di Riina sugli affari di Matteo Messina
Denaro, consentendo che ancora oggi la mafia trionfi sulla Sicilia e sul suo
paesaggio?
Eppure la pista è facile.
All’assessorato all’Energia ha dato le autorizzazioni un funzionario, Tuccio
D’Urso, forse all’insaputa dell’assessore Pierobon, e certamente della
giunta.
Posso affermare che fino a quando ero io
in carica l’argomento non è stato mai posto all’attenzione della giunta.
Il Presidente Musumeci intervenga
adesso, mentre magistratura e 5 stelle tacciono”