Accam/Busto, Matteo Bianchi interviene con la posizione ufficiale della Lega

Matteo Bianchi

La Lega, ha una e una sola visione politica di sintesi, pur rispettando le sensibilità delle sezioni locali (Matteo Bianchi)

Salvati, Speroni e Tallarida
Salvati, Speroni e Tallarida
Francesco Speroni è chiaro nel messaggio a Pedroni sulla vicenda Accam: non abbiamo concordato alcunchè con Forza Italia.
E si fa sentire pure la voce di Paola Reguzzoni, la quale sostiene: «Non è pensabile gestire Accam con una compagine societaria che impiega dieci anni per prendere una decisione".
Voci di coloro che risiedono nel territorio e cercano di tutelarlo in tutti i modi come da tradizione della Lega.
Prese di posizione decise e chiare vengono però richieste da Forza Italia nella persona del suo responsabile Enti Locali, Marcello  Pedroni:"questi impianti sono necessari e bisogna farli funzionare". 
Le posizioni locali rientrano nella discrezionalità della vita delle sezioni della Lega sul territorio, ma quando la vicenda assume toni alti e di rilievo regionale o magari anche superiori c'è chi fa la sintesi nel rispetto del localismo.
La vicenda potrebbe essere affrontata a livello nazionale, cercando di rispettare i patti non locali : affinché vengano trovate e destinate risorse per sanare i conti e quindi, a quel punto chiudere l’impianto prima del 2027 e senza fallimento, così come da impegno politico della Lega Lombarda, sentenzia Matteo Bianchi.
Bianchi disinnesca così le tensioni pure con Forza Italia, mantenendo vivo il dibattito interno che però non deve minare l'alleanza con Forza Italia.






La posizione ufficiale leghista in forma integrale

Visto l’ampio dibattito -come è giusto che sia- sul tema ACCAM e visto che la questione va oltre i confini di Busto Arsizio e quelli provinciali, per chiarezza ribadisco la posizione della Lega, la quale ha una e una sola visione politica di sintesi, pur rispettando le sensibilità delle sezioni locali:
l’impianto, nel quadro degli inceneritori lombardi, non è strategico e ciò significa che per forza di cose si deve andare verso la chiusura. 
E’ vero però che la dismissione fissata al 2021 comporta sulla carta rischi troppo elevati. La nostra volontà primaria è quella di non far fallire una società pubblica.
È quindi evidente come, allo stato attuale, l’unica soluzione sia quella di approvare il piano industriale proposto che porta la società al 2027, lasciando però aperta la possibilità di portare sul tavolo del governo di Roma le istanze dell’inceneritore bustocco, affinché vengano trovate e destinate risorse per sanare i conti e quindi, a quel punto chiudere l’impianto prima del 2027 e senza fallimento, così come da impegno politico della Lega Lombarda. 
Importante quindi che nel piano da approvarsi, sia riportate queste considerazioni di preambolo. 
Si noti come la Lega, localmente ha posizioni politiche diverse a seconda delle esigenze territoriali dei singoli comuni, quindi è d’obbligo trovare una sintesi comune che sta in capo alla segreteria regionale della Lega.
Da ultimo, non è messo minimamente in discussione il rapporto di alleanza con Forza Italia, ne’ a Busto, ne’ da altre parti, il quale ha recentemente trovato positiva conferma nella vittoria delle scorse elezioni provinciali del 31 ottobre, proprio con l’elezione del sindaco Emanuele Antonelli.