ACCAM, RISTABILIRE LA VERITA’ DEI FATTI
- 23 giugno 2018
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riceviamo e pubblichiamo
Il
gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle di Busto Arsizio ha ricevuto
l’ennesimo spregiudicato attacco da parte del sindaco Antonelli. Con il suo
intervento in Consiglio Comunale martedì scorso, il capo della maggioranza ha
cercato di confondere l’opinione pubblica e addossare le responsabilità della
propria amministrazione, sul Movimento Cinque Stelle che come è ben noto a
tutti , siede tra i banchi dell’opposizione e cerca di svolgere con grande
impegno e precisione il suo compito di
verifica e controllo dell’operato della giunta.
Spesso
quest’opera politica di garanzia per i cittadini è fortemente ostacolata e
osteggiata da parte della maggioranza, con comportamenti e abitudini che poco
hanno a che fare con la normale dialettica politica e la lealtà richiesta a chi
siede in Consiglio Comunale. Chiedere ai
consiglieri di esprimersi su decisioni
di giunta o che spetterebbero alla responsabilità della giunta,
senza fornire spontaneamente
documentazione e/o senza dare il tempo per approfondimenti, significa impedire
concretamente ai consiglieri ( specie di opposizione ) di svolgere il loro
dovere.
Su
Accam è in corso una costante disinformazione e mistificazione della realtà,
alla quale i gruppi del Movimento Cinque Stelle presenti sul territorio si
oppongono con decisione, cercando di smascherare i veri progetti che
interessano il futuro dell’Inceneritore di Borsano.
Far
fallire Accam è proprio l’ultima cosa che il Movimento Cinque Stelle desidera,
e che cerca di evitare, frapponendosi a quelle amministrazioni che invece, con
scuse risibili, non forniscono alla società il supporto finanziario,
posticipando di mesi il pagamento di fatture per servizi ottenuti e
“dimenticando” di rinnovare il contratto con la loro partecipata pubblica.
Anche
perché far fallire Accam SpA potrebbe significare mandarla in liquidazione,
metterla sul mercato e verosimilmente privatizzarla, con la conseguenza che
quell’impianto resterebbe ancora in attività per decenni, smaltendo rifiuti
speciali ( non solo quelli urbani ) al servizio dell’acquirente privato
principalmente interessato a fare utile.
Il
Movimento Cinque Stelle, segue con preoccupazione la questione, e considera
l’opzione decommissioning al 2021 (smantellamento), già votata nel piano
Industriale del 2016 e ancora in essere fino ad oggi, come l’unica via
possibile.
Certo
che se i Comuni non conferiscono o si “dimenticano” di rinnovare i contratti la
società andrà in sofferenza già prima del 2021 mettendo a rischio anche i
lavoratori.
Secondo
il piano industriale votato dai soci Accam dovrebbe aver già avviato oggi la
strategia di decommissioning. A questa strategia con l’odierno tavolo
tecnico si vuole capire se ci sono possibilità di continuare l’attività oltre
il 2021. A nostro avviso tale opzione può riguardare solo la riconversione dell’impianto
verso un impianto di trattamento a freddo; non si può rimettere in dubbio la
data di chiusura dei forni: lo dimostrano i continui problemi economici,
finanziari e ambientali dell’impianto che prima o poi avrà bisogno di altri
adeguamenti
Certo
è che oggi Accam si porta sulle spalle anche il pesante fardello del mega
contratto con Europower, la società di manutenzione che nel 2012 ha stipulato
un contratto da 40milioni di euro con Accam, blindandolo fino al 2021.
Il sindaco Antonelli si è lamentato che lo accusiamo di
poca trasparenza: ebbene ci dimostri il contrario facendo le assemblee a porte
aperte.
Luigi Genoni
Claudia Cerini