ACCAM, RISTABILIRE LA VERITA’ DEI FATTI

riceviamo e pubblichiamo

Il gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle di Busto Arsizio ha ricevuto l’ennesimo spregiudicato attacco da parte del sindaco Antonelli. Con il suo intervento in Consiglio Comunale martedì scorso, il capo della maggioranza ha cercato di confondere l’opinione pubblica e addossare le responsabilità della propria amministrazione, sul Movimento Cinque Stelle che come è ben noto a tutti , siede tra i banchi dell’opposizione e cerca di svolgere con grande impegno e precisione  il suo compito di verifica e controllo dell’operato della giunta.

 

Spesso quest’opera politica di garanzia per i cittadini è fortemente ostacolata e osteggiata da parte della maggioranza, con comportamenti e abitudini che poco hanno a che fare con la normale dialettica politica e la lealtà richiesta a chi siede in Consiglio Comunale.  Chiedere ai consiglieri di esprimersi su decisioni  di giunta o che spetterebbero alla responsabilità della giunta, senza  fornire spontaneamente documentazione e/o senza dare il tempo per approfondimenti, significa impedire concretamente ai consiglieri ( specie di opposizione ) di svolgere il loro dovere.

Su Accam è in corso una costante disinformazione e mistificazione della realtà, alla quale i gruppi del Movimento Cinque Stelle presenti sul territorio si oppongono con decisione, cercando di smascherare i veri progetti che interessano il futuro dell’Inceneritore di Borsano.

 

Far fallire Accam è proprio l’ultima cosa che il Movimento Cinque Stelle desidera, e che cerca di evitare, frapponendosi a quelle amministrazioni che invece, con scuse risibili, non forniscono alla società il supporto finanziario, posticipando di mesi il pagamento di fatture per servizi ottenuti e “dimenticando” di rinnovare il contratto con la loro partecipata pubblica.

 

Anche perché far fallire Accam SpA potrebbe significare mandarla in liquidazione, metterla sul mercato e verosimilmente privatizzarla, con la conseguenza che quell’impianto resterebbe ancora in attività per decenni, smaltendo rifiuti speciali ( non solo quelli urbani ) al servizio dell’acquirente privato principalmente interessato a fare utile.

 

Il Movimento Cinque Stelle, segue con preoccupazione la questione, e considera l’opzione decommissioning al 2021 (smantellamento), già votata nel piano Industriale del 2016 e ancora in essere fino ad oggi, come l’unica via possibile.

Certo che se i Comuni non conferiscono o si “dimenticano” di rinnovare i contratti la società andrà in sofferenza già prima del 2021 mettendo a rischio anche i lavoratori.

 

Secondo il piano industriale votato dai soci Accam dovrebbe aver già avviato oggi la strategia di decommissioning. A questa strategia con l’odierno tavolo tecnico si vuole capire se ci sono possibilità di continuare l’attività oltre il 2021. A nostro avviso tale opzione può riguardare solo la riconversione dell’impianto verso un impianto di trattamento a freddo; non si può rimettere in dubbio la data di chiusura dei forni: lo dimostrano i continui problemi economici, finanziari e ambientali dell’impianto che prima o poi avrà bisogno di altri adeguamenti

 

Certo è che oggi Accam si porta sulle spalle anche il pesante fardello del mega contratto con Europower, la società di manutenzione che nel 2012 ha stipulato un contratto da 40milioni di euro con Accam, blindandolo fino al 2021.

 

Il sindaco Antonelli si è lamentato che lo accusiamo di poca trasparenza: ebbene ci dimostri il contrario facendo le assemblee a porte aperte.

 

 

Luigi Genoni

Claudia Cerini