Balotta:"Basta soppressioni a Trenord, finora dovute a disservizi "

BALOTTA (LIBERI E UGUALI),
NO A SOPPRESSIONI TRENI PER CARENZA PERSONALE Basta soppressioni a Trenord, finora dovute a disservizi e adesso destinate a diventare normalità in quanto l'azienda, costretta a ?ricorrere ad un uso massiccio degli straordinari, sta studiando un piano di taglio delle corse per rispettare le norme contrattuali, splafonate abbondantemente, fino a mettere a repentaglio la sicurezza. Doveva essere il fiore all'occhiello ...

BALOTTA (LIBERI E UGUALI), NO A SOPPRESSIONI TRENI PER CARENZA PERSONALE Basta soppressioni a Trenord, finora dovute a disservizi e adesso destinate a diventare normalità in quanto l'azienda, costretta a ?ricorrere ad un uso massiccio degli straordinari, sta studiando un piano di taglio delle corse per rispettare le norme contrattuali, splafonate abbondantemente, fino a mettere a repentaglio la sicurezza. Doveva essere il fiore all'occhiello del federalismo ferroviario Trenord, nata dal matrimonio tra LeNord (Fnm) e Trenitalia (Fs), e invece è diventata il simbolo dell’inefficienza gestionale a causa dei ritardi quotidiani, delle soppressione e dei disagi e ora anche per i bassi standard di sicurezza. Dopo i controlli dell’Agenzia della sicurezza ferroviaria emerge un uso sistematico degli straordinari del personale di macchina e dei capi treno. Il limite delle 250 ore annuali, previsto dal contratto, viene abbondantemente superato dalla quasi totalità degli addetti, che raggiungono una media di 500 ore, con punte fino a 800 ore annue. Su un organico di 2.200 addetti sono almeno 220 i ferrovieri mancanti del personale viaggiante, ovvero il 10%. L’agenzia sulla sicurezza ha svolto nei mesi passati 400 indagini a campione sui turni del personale e ben 337 sono stati trovati al di fuori del rispetto della normativa. Questa gestione del personale abbassa ulteriormente gli standard minimi di sicurezza che, dopo il disastro ferroviario di Pioltello, si sono evidenziati nella manutenzione dei rotabili: è impossibile trovare una linea che non sia stata interessata da guasti a porte, freni, ruote, condizionamento. L'unico modo per mantenere in buone condizioni psicofisiche il personale dovrebbe essere l’assunzione di nuovi lavoratori ed invece sembra che Trenord stia studiando un piano di soppressione dei treni. Oltre al danno ai pendolari, che si troveranno un’offerta inferiore, l'azienda violerebbe anche il contratto di servizio siglato con la Regione. Regione che anziché imporre una svolta gestionale con un cambio del management sembra voler proteggere i responsabili di questo dissesto da lei stessa nominati.   Milano 27 febbraio 2018 --  Dario Balotta