Vittorio Sgarbi in corsa solitaria
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- 05 gennaio 2018 Partiti politici centro-destra
Vittorio Sgarbi, fondatore e leader del movimento politico «Rinascimento», si tira fuori da quella che lui stesso definisce «la quarta componente dell'alleanza di centrodestra» prospettando, dunque, anche una corsa solitaria. Spiega Sgarbi: «Dopo avere tessuto un accordo con Lorenzo Cesa a partire dal 24 dicembre, fino alla definizione del simbolo variamente rielaborato e infine concordato con Ghedini per l'ammissione di una quarta componente dell...
Vittorio Sgarbi, fondatore e leader del movimento politico «Rinascimento», si tira fuori da quella che lui stesso definisce «la quarta componente dell'alleanza di centrodestra» prospettando, dunque, anche una corsa solitaria.
Spiega Sgarbi: «Dopo avere tessuto un accordo con Lorenzo Cesa a partire dal 24 dicembre, fino alla definizione del simbolo variamente rielaborato e infine concordato con Ghedini per l'ammissione di una quarta componente dell'alleanza di centrodestra, ho malinconicamente dovuto verificare, nella tarda serata di ieri, dopo l'incontro del coordinatore Naccarato con gli altri costituenti, l'impossibilità logica e politica di perseguire questo pur attraente obiettivo.
La «bad company»guidata da Fitto, infatti, ha il solo obiettivo di rendere incoerente l'azione politica del centrodestra e accentuare il contrasto tra Berlusconi e Salvini».
Poi Sgarbi attacca: «Il gruppo "Noi con L'Italia" è prevalentemente costituito da riciclati, membri del Governo Renzi, cacciati o dimissionari come Costa e Lupi,sostenitori di Renzi, come Tosi, Saverio Romano e Zanetti, anch'egli Sottosegretario del Governo Renzi.
Questi soggetti poi, senza un'idea e con il solo voto clientelare, pensano di guidare con Cesa un gruppo il cui unico obiettivo è di ritornare in Parlamento per riprendere la loro azione servile e opportunistica. Prendo atto che noi, Rinascimento, Vittorio Sgarbi, Giulio Tremonti, dotati di pensiero e coerenti nelle alleanze - aggiunge Sgarbi - siamo un corpo estraneo.
E, nell'impossibilità di far ragionare zucche vuote, parassiti di Berlusconi che lo hanno tradito quando lo pensavano debole e lo cercano quando lo credono forte,ho deciso che il pur apprezzabile "lodo Ghedini" che voleva tutti uniti, è impraticabile. Non solo, è giustamente inviso a Salvini e dannoso per Berlusconi.
Il quale si caricherebbe di personaggi inutili e pericolosi che danneggiano la coalizione e diminuiscono la coerenza e l'azione».
Conclude Sgarbi: «Ho dunque deciso di sciogliereimmediatamente ciò che appariva unito nel simbolo concordato con Ghedini, rispettando la tradizione democristiana ma non gli opportunisti che fingono d'interpretarla.
Concluderò le consultazioni per eventuali alleanze prima di decidere di andare da solo (abbiamo già attivato 200 punti di raccolta delle firme in tutta Italia per la presentazione delle liste con il Mir di Giampiero Samorì) con gli unici corpi sani di un mercato politico malato e contaminato: Stefano Parisi, Benedetto della Vedova, Emma Bonino.
Saranno Berlusconi e Salvini a valutare se avanzare con compagni di strada onesti, leali e capaci o con una zavorra di riciclati senza arte né parte. Rinascimento riprende la propria azione culturale e politica e lascia al loro destino Cesa e l'Italia per loro»