Un giudice trevigiano: "Lo stato non c'è, io mi armo"

Un giudice trevigiano: "Lo stato non c'è, io mi armo"
Molto forti le dichiarazioni del giudice Angelo Mascolo   Il giudice trevigiano Angelo Mascolo in una lettera indirizzata ad alcuni quotidiani della Marca annuncia di volersi munire di un’arma per poter esercitare il diritto alla autodifesa “D’ora in poi sarò armato”. [caption id="attachment_40159" align="alignleft" width="300"] Il giudice trevigiano Angelo Mascolo[/caption] La sua presa di posizione è stata influenzata...

Un giudice trevigiano: "Lo stato non c'è, io mi armo"

Molto forti le dichiarazioni del giudice Angelo Mascolo

  Il giudice trevigiano Angelo Mascolo in una lettera indirizzata ad alcuni quotidiani della Marca annuncia di volersi munire di un’arma per poter esercitare il diritto alla autodifesa “D’ora in poi sarò armato”. [caption id="attachment_40159" align="alignleft" width="300"] Il giudice trevigiano Angelo Mascolo[/caption] La sua presa di posizione è stata influenzata da un episodio accaduto qualche giorno fa quando ha sorpassato una vettura che per tutta risposta ha cominciato a inseguirlo e a dare colpi di abbaglianti. Il giudice è riuscito a raggiungere una pattuglia di Carabinieri, ai quali gli inseguitori hanno detto che Mascolo era stato seguito "per esprimere critiche sul suo modo di guidare". "se fossi stato armato, come è mio diritto e come sarò d'ora in poi, che sarebbe successo se, senza l'intervento dei Carabinieri, le due facce proibite a bordo della Bmw mi avessero fermato e aggredito, come chiaramente volevano fare?". E aggiunge: "se avessi sparato avrei subito l'iradiddio dei processi - eccesso di difesa, la vita umana è sacra e via discorrendo - da parte di miei colleghi che giudicano a freddo e difficilmente - ed è qui il grave errore - tenendo conto dei gravissimi stress di certi momenti". Il problema della legittima difesa "è un problema di secondo grado - accusa - come quello di asciugare l'acqua quando si rompono le tubature. Il vero problema sono le tubature e, cioè, che lo Stato ha perso completamente e totalmente il controllo del territorio, nel quale, a qualunque latitudine, scorazzano impunemente delinquenti di tutti i colori". "la severità nei confronti di questi gentiluomini è diventata, a dir poco, disdicevole, tante sono le leggi e le leggine che provvedono a tutelarli per il processo e per la detenzione e che ti fanno, talvolta, pensare: ma che lavoro a fare?". [caption id="attachment_40160" align="alignright" width="300"] il Governatore del Veneto Luca Zaia[/caption] In suo sostegno è intervenuto anche Luca Zaia Governatore della regione "Sono d'accordo con il giudice Mascolo, fotografa la realtà. Aggiungo che è urgente rivedere e ampliare al massimo il concetto di legittima difesa: segnali evidenti sono venuti ad esempio dalla sentenza che ha mandato assolto il tabaccaio di Padova".   "I cardini della sicurezza di cui i cittadini hanno diritto - ha aggiunto Zaia - sono legittima difesa senza tentennamenti, pene dure, pene certe e scontate fino all'ultimo giorno, Forze dell'Ordine messe nelle condizioni ottimali per fare il loro lavoro, che è combattere i delinquenti e difendere la brava gente".  "Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza - ha concluso - devono poter scendere in strada con il codice penale, non con il libro del galateo". Gallarate 25 marzo 2017 Fabrizio Sbardella