Ex agente Cia alla Casa Bianca

EX AGENTE DELLA CIA ALLA CASA BIANCA Gli americani forse prendono esempio dall’unione sovietica che già da tempo ha deciso di farsi governare da un ex agente del KGB. Il nuovo candidato americano in fase di lancio si chiama Evan Mc Mullin ha quaranta anni, è Mormone, è un ex agente della CIA e attualmente è il responsabile degli affari politici per il gruppo repubblicano alla Camera dei Rappresentanti. Negli anni novanta è stato volontario in una missione di Mormoni in Brasile e in un campo p...

EX AGENTE DELLA CIA ALLA CASA BIANCA Gli americani forse prendono esempio dall’unione sovietica che già da tempo ha deciso di farsi governare da un ex agente del KGB. Il nuovo candidato americano in fase di lancio si chiama Evan Mc Mullin ha quaranta anni, è Mormone, è un ex agente della CIA e attualmente è il responsabile degli affari politici per il gruppo repubblicano alla Camera dei Rappresentanti. Negli anni novanta è stato volontario in una missione di Mormoni in Brasile e in un campo profughi in Giordania. Mentre il suo paese subiva l’attacco alle torri gemelle, l’undici settembre 2001, il nostro era in pieno addestramento al quartier generale della CIA a Langley, e subito dopo è diventato operativo e trasferito in Medio Oriente, Nord Africa e poi Asia del Sud in missioni di controterrorismo ed intelligence. Conclusa la parentesi da 007, tra il 2011 e il 2013 è stato in Goldman Sachs a San Francisco, per poi entrare in politica come consigliere per le questioni di sicurezza nazionale alla House Committee e poi come direttore della House Republican Conference. Non credo che Mc Mullin abbia concrete possibilità di vittoria, ma rappresenta una frattura interna al GOP (Republican National Committee) all’interno del quale moltissimi membri preferisce perdere le elezioni piuttosto che essere governata da Trump e, pur di farlo uscire di scena cerca semplicemente di sottrargli dei voti. Il giovane repubblicano ha alle sue spalle molti finanziatori all’interno del GOP e potrebbe impostare la sua campagna sulla raccolta del consenso dei conservatori delusi e frustrati, sostenuta anche dalla comunità responsabile della sicurezza del paese che diffida profondamente di Trump. Il messaggio con cui lancia la sua campagna elettorale è «Serve una generazione di nuovi leader. E l'America merita qualcosa di molto meglio di Donald Trump e Hillary Clinton - Non è mai tardi per fare la cosa giusta soprattutto in un anno in cui gli americani hanno perso fede nei candidati di entrambe i principali partiti». «E io» dichiara l’outsider «mi propongo come un leader che può dare a milioni di americani delusi e frustrati un'alternativa conservatrice per la presidenza». Dall’altra parte della barricata molti elettori democratici o liberal hanno dichiarato di voler sostenere Jill Stein, la candidata dei verdi. Sembra evidente che i due candidati ufficiali Donald Trump e Hillary Clinton non sono molto amati dagli americani. Evan Mc Mullin che è quasi sconosciuto avendo mantenuto sempre un profilo molto basso, adesso ha pochissimo tempo, una novantina di giorni, per farsi conoscere e sostenere una candidatura che ha tutto l’aspetto di un’operazione disperata e molto costosa, i termini per la presentazione dei candidati sono già scaduti in molti stati e l’ex 007 potrebbe presentarsi solo in una trentina di Stati, ma dovrebbe bruciare i tempi. Ha bisogno di migliaia di firme per poter depositare la sua candidatura e la raccolta richiede capitali consistenti e tempo. Sembra comunque che alle spalle del nostro uomo si stiano raccogliendo grossi capitali. Gallarate 09 agosto 2016 Fabrizio Sbardella
Tags: Cia