59 morti e 527 feriti: ultimo bilancio della follia di Las Vegas

L’ultima conta parla di 59 morti e 527 feriti, vittime della follia di un pensionato 64 enne al concerto di musica country. Il folle Stephen Paddock in auto aveva anche del nitrato di ammonio utilizzabile per la produzione di esplosivi e possedeva 42 armi che in parte aveva portato con sé nella camera d’albergo, che occupava già da diversi giorni, da dove ha sparato sulla folla e in parte aveva lasciato nella sua abitazione. L'euforia era alle stelle per le fasi conclusive de...

L’ultima conta parla di 59 morti e 527 feriti, vittime della follia di un pensionato 64 enne al concerto di musica country.

Il folle Stephen Paddock in auto aveva anche del nitrato di ammonio utilizzabile per la produzione di esplosivi e possedeva 42 armi che in parte aveva portato con sé nella camera d’albergo, che occupava già da diversi giorni, da dove ha sparato sulla folla e in parte aveva lasciato nella sua abitazione. L'euforia era alle stelle per le fasi conclusive del "The Route 91 Harvest Festival" dove un cast stellare si esibiva per la tre giorni di concerti conosciuta anche come 'Neon Sleepover". È stato il massacro più sanguinoso degli ultimi anni in America facilitato dal fatto che il killer ha sparato a casaccio su una folla di 20 mila persone assiepate e festanti usando armi automatiche in grado di sparare un grande quantitativo di colpi in lunghe raffiche. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni degli esperti, aveva modificato le armi usate per la strage con un 'grilletto a manovella' facilmente acquistabile online e che permette di sparare 700 proiettili al minuto. Il killer ha anche sparato attraverso la porta agli agenti che lo avevano individuato nella stanza al 32mo piano dell’Hotel Mandalay e quando questi hanno fatto irruzione era già a terra morto. "Un atto di pura malvagità" lo ha definito il Presidente Trump e nel paese di riapre il dibattito, che sembrava essere stato accantonato, sull’eccessiva facilità con cui si possono acquistare armi anche da guerra. Gli sciacalli del terrorismo islamico non hanno perso tempo ad attribuirsi il merito della strage diffondendo la notizia che l’uomo si sarebbe convertito all’islam da qualche mese cambiando anche il suo nome in Samir al-Hajib, ma l’FBI smentisce perché non è emerso alcun legame tra il folle killer e organizzazioni terroristiche internazionali. Le prime indagini volte ad individuare possibili complici avrebbero riguardato anche la convivente del killer che sarebbe all’estero, non sembrerebbe coinvolta e starebbe cooperando con gli investigatori. Las Vegas 03 ottobre 2017 Fabrizio Sbardella