Capotreno di Cremona licenziato dopo essersi difeso dall’aggressione e furto di un senegalese
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- 21 dicembre 2017 Lombardia
Capotreno di licenziato dopo essersi difeso dall’aggressione e furto di un senegalese. Raccontiamo o meglio ripercorriamo una storia che ha dell’incredibile, che vede protagonista a sua insaputa un capotreno di Cremona licenziato dopo essersi difeso dall’aggressione e furto di un senegalese lo scorso settembre.
Per difendersi, e per salvare il palmare e pos, beni aziendali, il capotreno si è divincolato a fatica dalla morsa dello straniero...
Capotreno di licenziato dopo essersi difeso dall’aggressione e furto di un senegalese. Raccontiamo o meglio ripercorriamo una storia che ha dell’incredibile, che vede protagonista a sua insaputa un capotreno di Cremona licenziato dopo essersi difeso dall’aggressione e furto di un senegalese lo scorso settembre.
Per difendersi, e per salvare il palmare e pos, beni aziendali, il capotreno si è divincolato a fatica dalla morsa dello straniero che prima lo ha picchiato e poi voleva rubare anche gli strumenti tecnologici in dotazione al dipendente delle ferrovie.
Trenord lo ha licenziato per il suo
comportamento "non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e dell'Azienda che Lei comunque rappresenta, si legge nella motivazione, mentre indossa l'uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord". La lettera di licenziamento è stata consegnata
il 13 dicembre scorso al giovane G.S., di 25 anni, L'ex capotreno
ha impugnato il licenziamento senza preavviso, rimanendo sbalordito dalla missiva ricevuta.
Farà ricorso al giudice del lavoro perché la sanzione espulsiva è assolutamente eccessiva e perché il capotreno si stava difendendo da una rapina che effettivamente c'è stata. Salvo altre sorprese infatti il 24 gennaio 2018, il senegalese di 23 anni, residente nel Bresciano, verrà processato dal tribunale di Brescia per rapina e in quella sede il capotreno si costituirà parte civile.