Longhin, la Provincia ponga rimedio sugli impianti di climatizzazione

Duro intervento dell’Autorità Anticorruzione nei confronti della Provincia di Varese.   In una lettera inviata ai vertici politici e amministrativi dell'Ente pubblico, infatti, l'ANAC stigmatizza l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione degli edifici di sua proprietà.   “Parliamo di 56 immobili, molti dei quali scuole, ma anche complessi istituzionali a cominciare da Villa Recalcati – spiega Giuseppe L...

Duro intervento dell’Autorità Anticorruzione nei confronti della Provincia di Varese.   In una lettera inviata ai vertici politici e amministrativi dell'Ente pubblico, infatti, l'ANAC stigmatizza l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione degli impianti di climatizzazione degli edifici di sua proprietà.   “Parliamo di 56 immobili, molti dei quali scuole, ma anche complessi istituzionali a cominciare da Villa Recalcati – spiega Giuseppe Longhin, Capogruppo in Consiglio provinciale della Lega, e candidato alle regionali - e di un contratto da 4 milioni e mezzo di euro”.   La missiva di ANAC nasce proprio da due esposti, presentati l’estate scorsa da Giuseppe Longhin.   Il Capogruppo della Lega chiedeva al presidente Gunnar Vincenzi “come mai non fosse stato emanato un bando di gara, come mai il costo fosse lievitato da 3 e mezzo a 4 milioni e mezzo e come mai la proroga dell’affidamento fosse di 2 anni invece dei canonici 6 mesi”.   “In pratica – prosegue Longhin - il contratto di partenza, 7 anni di durata a 3,5 milioni l’anno (totale, 24 milioni e mezzo) è stato prolungato di un altro biennio a 4,5 mezzo l’anno, quindi 9 milioni in tutto”   A quanto apprendiamo, quindi, l’authority guidata da Raffaele Cantone ha confermato i dubbi di Longhin, tanto da ipotizzare il rischio di un danno erariale.   Motivo per cui l’esponente leghista punta dritto su Vincenzi, a sua volta candidato per il centrosinistra.   “Ora la Provincia dovrà rimediare, impugnando le sue stesse determine e procedendo a marcia indietro”, conclude Longhin.