Provincia di Varese, strenua difesa del servizi pubblico
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- 11 giugno 2018
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- Views 205 Sindacato e Lavoro Varese/Valceresio
Gunnar
Vincenzi, Presidente della Provincia di Varese: «Oggi a Villa Recalcati si sono
riunite le più importanti realtà del territorio che sono interessate al mondo
della scuola, della formazione e del lavoro, con l'obiettivo di dare un
ulteriore impulso concreto all'attività di squadra attraverso uno strumento in
grado di facilitare ancor di più l'interlocuzione tra le parti, ma soprattutto
per lavorare per garantire ai nostri ragazzi un percorso scuola, formazione e
ingresso al mondo del lavoro capace di rispondere alle esigenze dei tempi».
23 aprile 2018 http://www.provincia.va.it/it/85083/13849
L’altisonante
dichiarazione del presidente della Provincia si scontra con la realtà.
La realtà dei
numeri: 1300 allievi di tutte le sedi di Cfp della provincia di Varese; 52
dipendenti della Provincia di Varese assegnati funzionalmente alle varie sedi
dell’Azienda Speciale Agenzia Formativa della Provincia di Varese.
C’è pure il
personale interno assunto a tempo indeterminato (39)oltre a quello determinato
per un totale circa 165 lavoratori. Nel
2017 erano: 168 docenti ed educatori, 29 amministrativi, 13 ausiliari e 4
responsabili di sedi.
Nei 165 lavoratori
sono compresi 52 dipendenti della Provincia di cui ben 27
arrivano da Regione Lombardia(facenti parte dei 98 trasferiti nell’anno 2002), e
25 dipendenti dell’ente Provincia, anch’essi assegnati all’Azienda Speciale.
L’Azienda Speciale è un’azienda di natura
privata ed in funzione dell’art.3 comma
30 della legge 244/2007(legge finanziaria 2008), i 52 dipendenti assegnati
dovrebbero essere trasferiti definitivamente alla stessa, operazione che
avrebbe dovuto essere compiuta entro il dicembre 2009.
Il problema
attuale sarebbe di natura economica,
prima c’era il finanziamento regionale che copriva il servizio e il personale,
adesso con il finanziamento “doti” non c’è più la certezza precedente e vi
spieghiamo il perché.
La REGIONE versa una dote ad allievo pari a 4500 euro con un tetto per il numero degli allievi di ogni corso ( panificatori, meccanici, florovivaisti, falegnameria, oreficeria, ecc.) e comprende anche i costi del docente e dei materiali per l’attività didattica.
Gli allievi
partecipanti ai corsi erano 1382 (2017) di cui un numero rilevante senza
finanziamento derivante dalla dote regionale.
La struttura
dovrebbe decidere di fare i corsi in base ai finanziamenti ricevuti e non
richiedere 500.000 euro alla Provincia che non è ancora certa di avere ( la
minoranza non ha approvato) vedi delibera p.v.19 del 7.5.2018.
http://www.provincia.va.it/albopretorio/albopretorio/Main.do?id=11509153&MVPG=AmvAlboDettaglio
Si pone in questo
periodo, per appianare i costi, il
problema del trasferimento del personale provinciale alla Agenda Speciale come
previsto dalla 3 comma 30 legge 244/2007 finanziaria 2008.
Il
Consigliere Riganti dichiara:
“La discussione in Consiglio di questo
argomento era stata rinviata per le problematiche relative al passaggio del
personale che perderà la qualifica di dipendente pubblico con il trasferimento
in Agenzia Formativa. Il passaggio del personale è previsto per il primo di
luglio. Chiede che siano ascoltate le ragioni del personale e siano trovate
soluzioni. Negli ultimi mesi passi avanti in questo senso non ne sono stati
fatti.”, passaggio chiave della delibera.
Nel rispetto dell’indirizzo dato dai
membri del consiglio provinciale
registriamo e rendiamo nota la dichiarazione di un membro Rsu Indoni Gianluigi
da noi interpellato sulla vicenda:
“ mi dichiaro contrario all’operazione
di trasferimento collettivo di personale tramite l’art.2112 del codice civile,
in quanto le condizioni reali del bilancio non sono in equilibrio e la mancata
cessione delle strutture non rispetta i
dettami dello stesso. Manca inoltre un vero piano di rilancio e rinnovo della
strumentazione adeguata alla realtà produttiva del territorio”
Indoni suggerisce di esperire altre
soluzioni “ così come anche richiesto da membri del Consiglio Provinciale, che
possano garantire la piena autonomia della Azienda Speciale ma con le dovute
garanzie per il personale, tenendo conto
che la stragrande maggioranza dei dipendenti aveva chiesto il ricollocamento
mediante caricamento sul portale governativo”.
E inoltre afferma pure che: “ la
funzione docente non viene riconosciuta così come richiesto dal sistema di
accreditamento della Regione Lombardia che dovrebbe richiamare i contenuti del
CCNL della Formazione Professionale”