Provincia di Varese, strenua difesa del servizi pubblico

Gunnar Vincenzi, Presidente della Provincia di Varese: «Oggi a Villa Recalcati si sono riunite le più importanti realtà del territorio che sono interessate al mondo della scuola, della formazione e del lavoro, con l'obiettivo di dare un ulteriore impulso concreto all'attività di squadra attraverso uno strumento in grado di facilitare ancor di più l'interlocuzione tra le parti, ma soprattutto per lavorare per garantire ai nostri ragazzi un percorso scuola, formazione e ingresso al mondo del lavoro capace di rispondere alle esigenze dei tempi».
23 aprile 2018 http://www.provincia.va.it/it/85083/13849

L’altisonante dichiarazione del presidente della Provincia si scontra con la realtà.

La realtà dei numeri: 1300 allievi di tutte le sedi di Cfp della provincia di Varese; 52 dipendenti della Provincia di Varese assegnati funzionalmente alle varie sedi dell’Azienda Speciale Agenzia Formativa della Provincia di Varese.

C’è pure il personale interno assunto a tempo indeterminato (39)oltre a quello determinato per un  totale circa 165 lavoratori. Nel 2017 erano: 168 docenti ed educatori, 29 amministrativi, 13 ausiliari e 4 responsabili di sedi.

Nei 165 lavoratori  sono compresi  52 dipendenti della Provincia di cui ben 27 arrivano da Regione Lombardia(facenti parte dei 98 trasferiti nell’anno 2002), e 25 dipendenti dell’ente Provincia, anch’essi assegnati all’Azienda Speciale.

 L’Azienda Speciale è un’azienda di natura privata ed  in funzione dell’art.3 comma 30 della legge 244/2007(legge finanziaria 2008), i 52 dipendenti assegnati dovrebbero essere trasferiti definitivamente alla stessa, operazione che avrebbe dovuto essere compiuta entro il dicembre 2009.

Il problema attuale  sarebbe di natura economica, prima c’era il finanziamento regionale che copriva il servizio e il personale, adesso con il finanziamento “doti” non c’è più la certezza precedente e vi spieghiamo il perché.

La REGIONE versa una dote ad allievo pari a 4500 euro con un tetto per il numero degli allievi di ogni corso  ( panificatori, meccanici, florovivaisti, falegnameria, oreficeria, ecc.) e comprende anche i costi del docente e dei materiali per l’attività didattica.

Gli allievi partecipanti ai corsi erano 1382 (2017) di cui un numero rilevante senza finanziamento derivante dalla dote regionale.

La struttura dovrebbe decidere di fare i corsi in base ai finanziamenti ricevuti e non richiedere 500.000 euro alla Provincia che non è ancora certa di avere ( la minoranza non ha approvato) vedi delibera p.v.19 del 7.5.2018.

http://www.provincia.va.it/albopretorio/albopretorio/Main.do?id=11509153&MVPG=AmvAlboDettaglio

Si pone in questo periodo,  per appianare i costi, il problema del trasferimento del personale provinciale alla Agenda Speciale come previsto dalla 3 comma 30 legge 244/2007 finanziaria 2008.

Il Consigliere Riganti dichiara:

“La discussione in Consiglio di questo argomento era stata rinviata per le problematiche relative al passaggio del personale che perderà la qualifica di dipendente pubblico con il trasferimento in Agenzia Formativa. Il passaggio del personale è previsto per il primo di luglio. Chiede che siano ascoltate le ragioni del personale e siano trovate soluzioni. Negli ultimi mesi passi avanti in questo senso non ne sono stati fatti.”, passaggio chiave della delibera.

Nel rispetto dell’indirizzo dato dai membri  del consiglio provinciale registriamo e rendiamo nota la dichiarazione di un membro Rsu Indoni Gianluigi da noi interpellato sulla vicenda:

“ mi dichiaro contrario all’operazione di trasferimento collettivo di personale tramite l’art.2112 del codice civile, in quanto le condizioni reali del bilancio non sono in equilibrio e la mancata cessione delle strutture  non rispetta i dettami dello stesso. Manca inoltre un vero piano di rilancio e rinnovo della strumentazione adeguata alla realtà  produttiva  del territorio”

Indoni suggerisce di esperire altre soluzioni “ così come anche richiesto da membri del Consiglio Provinciale, che possano garantire la piena autonomia della Azienda Speciale ma con le dovute garanzie per il  personale, tenendo conto che la stragrande maggioranza dei dipendenti aveva chiesto il ricollocamento mediante caricamento sul portale governativo”.

E inoltre afferma pure che: “ la funzione docente non viene riconosciuta così come richiesto dal sistema di accreditamento della Regione Lombardia che dovrebbe richiamare i contenuti del CCNL della Formazione Professionale”