Varese, siglato accordo osservatorio lavoro dei frontalieri

Lo storico e consolidato fenomeno del frontalierato tra Italia e Svizzera interessa mediamente ogni anno oltre 64.000 lavoratori italiani, che ogni giorno si recano nella vicina Confederazione Elvetica per svolgere la propria attività lavorativa, nonché un numero rilevante di aziende, soprattutto artigianali.

Per la sua rilevanza economica, ma anche per le sue ricadute sociali sui Comuni italiani, la Provincia di Varese, con le organizzazioni sindacali, con la Camera di Commercio e con l'Associazione Italiana Comuni di Frontiera ha deciso di costituire un Osservatorio Permanente, con l’obiettivo di affrontare ogni rilevante aspetto del lavoro transfrontaliero che abbia conseguenze/ricadute significative sui lavoratori stessi, nonché sul territorio italiano e ticinese interessati al fenomeno, e più nel dettaglio:

- monitorare i flussi dei lavoratori frontalieri, in ordine alla tipologie professionali, alla mobilità ed alla viabilità;

- divulgare le corrette informazioni circa gli Accordi Bilaterali Svizzera Unione Europea e loro applicazione a partire dai ristorni;

- valutare ed analizzare i problemi, recepire le istanze dei lavoratori frontalieri, al fine di farsi parte attiva a livello politico nei confronti di tutti quegli Enti, pubblici o privati, che a vario titolo ne sono coinvolti e possono fornire adeguate e ragionevoli risposte alle medesime istanze; nella fattispecie: norme in materia di ingressi di cittadini di paesi terzi, benefici sociali e fiscali, servizi sanitari, formazione, ricollocamento.

La firma dell’accordo che ha dato vita all’Osservatorio Permanente sul fenomeno del lavoro transfrontaliero con la Confederazione Svizzera avvenuta in Villa Recalcati sede della Provincia di Varese, si pone, come uno degli obiettivi, quello di lavorare alla costruzione di un rapporto con la controparte svizzera anche su temi non solo di natura economica ma favore a 360 gradi del territorio.