Zaia rilancia e chiede lo Statuto Speciale per il Veneto

Zaia rilancia, la proposta di legge è elementare, basta aggiungere solo due parole all'art.16 della costituzione dopo la parola "d'Aoste" :  E IL VENETO I due governatori che hanno vinto i referendum prendono due strade diverse: il governatore del Veneto strappa subito e vuole addirittura lo Statuto Speciale per la sua regione mentre Maroni, zavorrato di suoi alleati in regione, sceglie il dialogo soft. Negli ambienti romani la posizione di Zaia viene subit...

Zaia rilancia, la proposta di legge è elementare, basta aggiungere solo due parole all'art.16 della costituzione dopo la parola "d'Aoste" :  E IL VENETO

I due governatori che hanno vinto i referendum prendono due strade diverse: il governatore del Veneto strappa subito e vuole addirittura lo Statuto Speciale per la sua regione mentre Maroni, zavorrato di suoi alleati in regione, sceglie il dialogo soft. Negli ambienti romani la posizione di Zaia viene subito etichettata come una provocazione. I salviniani fanno subito sapere che non si tratta di uno strappo, ma semplicemente di diverse strategie derivate da diverse sensibilità territoriali. La giunta di Zaia ha approvato una proposta di modifica costituzionale per inserire il veneto tra le regioni a statuto speciale che probabilmente il governo sarà costretto a considerare irricevibile, anche perché di competenza parlamentare. Le regioni a statuto speciale sono solo cinque, come sottolineato dalla Corte Costituzionale nella sentenza che ammetteva il referendum del Veneto, e proprio per questo era stato formulato l’art 116: per permettere gradi differenziati di autonomia alle differenti Regioni. Il segretario leghista Matteo Salvini minimizza e rassicura che la linea nazionale è univoca e non è in discussione, ma le strategie dei due governatori sono radicalmente diverse. Roberto Maroni annuncia l’inizio delle trattative e ha confermato la disponibilità del premier al confronto sulle materie attualmente previste dalla Costituzione, coinvolgendo anche il Ministero dell’economia per la parte riguardante il sistema tributario. Luca Zaia parte lancia in resta da leghista sanguigno e rilancia immediatamente, alzando l’asticella ben oltre il quesito referendario, rivendica tutte le 23 competenze previste e chiede per la sua regione la modifica della costituzione con la concessione dello Statuto Speciale. La proposta di legge del governatore del Veneto è elementare e riguarda due sole parole da inserire nel testo dell’art.116 della Costituzione: “Il Friuli Venezia Giulia [cfr. ], la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste E IL VENETO dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale.” Da parte sua Salvini è subito partito con una campagna di marketing proponendo a tutte le regioni italiane il franchising del referendum sulle autonomie, anche se non è ben chiaro se si tratti di diffondere il modello Veneto o quello Lombardo, senza dimenticare che c’è in campo anche il modello Emilia Romagna e che potrebbe essere in arrivo anche il modello Puglia. Venezia 24 ottobre 2017 Fabrizio Sbardella