Pendoladri del micro crimine dall’Est
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- 02 maggio 2017 Italia
Dai georgiani agli italiani: chi sono i
pendoladri
che colpiscono in Italia Una banda composta da sette albanesi è accusata di 52 furti in appartamento tra Lombardia e Piemonte. Una banda di Georgiani è catturata mentre prendeva di mira una serie di appartamenti a Milano. [caption id="attachment_42614" align="alignleft" width="300"] i pendoladri all'opera[/caption] I colpi sono studiati meticolosamente, con lunghi appostamenti per annotare le abitudini dei padroni di c...
Dai georgiani agli italiani: chi sono i pendoladri che colpiscono in Italia
Una banda composta da sette albanesi è accusata di 52 furti in appartamento tra Lombardia e Piemonte. Una banda di Georgiani è catturata mentre prendeva di mira una serie di appartamenti a Milano. [caption id="attachment_42614" align="alignleft" width="300"] i pendoladri all'opera[/caption] I colpi sono studiati meticolosamente, con lunghi appostamenti per annotare le abitudini dei padroni di casa e mappe particolareggiate con annotazioni sul territorio per consentire colpi rapidi e precisi. Velocità di esecuzione e idee chiare su cosa rubare per poi piazzarlo velocemente sul mercato nero. La maggior parte dei furti restano però impuniti perché ovviamente mancano mezzi e personale per indagare su tutte le denunce. In Italia infatti, secondo i dati ISTAT ci sono oltre 200 mila furti all’anno e sono solo 6.00 i fermati e il 97% dei furti d’appartamento rimane senza colpevole. In Lombardia sono in calo i reati enunciati e tra questi i furti, ma non necessariamente sono diminuiti quelli perpetrati ed in particolar modo quelli che vedono protagonisti i pendoladri. I pendolari del furto, confortati dalla “dolcezza” della giustizia italiana che in piena era buonista tende a perdonare tutto e tutti, organizzano spedizioni all inclusive che a volte prevedono anche brevi pernottamenti nelle strutture restrittive, ma che in fondo consentono a tutti di farla sempre franca comunque. Dai paesi dell’est spesso si organizzano viaggi di “lavoro” di questi nuovi professionisti con obiettivi già ben definiti grazie anche all’aiuto di basisti insospettabili che ben conoscono il territorio ed i possibili obiettivi. I turisti del furto sono ben organizzati e dotati di mezzi hi-tech per eludere sistemi d’allarme sempre più sofisticati. Oltre a questi nuovi professionisti, sul territorio si aggiungono anche i “cani sciolti” che sono spesso i tossicodipendenti che si improvvisano topi d’appartamento per il bisogno della dose e sono i più pericolosi perché poco professionali e poco lucidi. Somma Lombardo 02 maggio 2017 La Redazione