Rocco Morabito, catturato in Uruguay: "Finalmente mi avete preso"
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- 04 settembre 2017 Italia notizie importanti
Rocco Morabito, detto 'u tamunga perché proprietario di una Auto Munga, è un discendente di Giuseppe Morabito, boss di una delle più potenti 'ndrine della Locride, quella dei Morabito. Viveva a Milano dall'età di 25 anni, in via Borghera. Era nella lista dei latitanti più pericolosi d'Italia, stilata nell'ambito del Programma speciale di ricerca da parte del Gruppo Integrato Interforze per la Ricerca dei Latitanti più pericolosi (GIIRL), è pubblicata dal Ministero dell'Interno ed include i cr...
Rocco Morabito, detto 'u tamunga perché proprietario di una Auto Munga, è un discendente di Giuseppe Morabito, boss di una delle più potenti 'ndrine della Locride, quella dei Morabito. Viveva a Milano dall'età di 25 anni, in via Borghera. Era nella lista dei latitanti più pericolosi d'Italia,
stilata nell'ambito del Programma speciale di ricerca da parte del Gruppo Integrato Interforze per la Ricerca dei Latitanti più pericolosi (GIIRL), è pubblicata dal Ministero dell'Interno ed include i criminali considerati di estrema pericolosità dalla [Forze di Polizia]. Nel 1994 con l'operazione Fortaleza viene condannato a 30 anni di carcere per associazione di tipo mafioso e traffico di droga. Il 10 febbraio 1995 è stato inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia. Nel 1992 tentò il trasporto di 592 chili di cocaina dal Brasile all'Italia. Nel 1993 organizzò un trasporto di 693 chili. Nel frattempo la sua villetta a Casarile, sequestrata diventa una biblioteca comunale mentre ad Africo gli viene sequestrata un'altra villa in attesa di destinazione d'uso (wikipedia) Dal 2002 si sposta in Uruguay, tra Montevideo e Punta del Este. È stato catturato il 4 settembre 2017 dopo ben 25 anni di latitanza a Montevideo, dove risiedeva sotto falso nome con passaporto brasiliano. Era ricercato dalla Mobile di Milano, coordinata dal PM Laura Barbaini, sia a Milano come nel pavese, oltre naturalmente in Calabria. In realtà erà già in Uruguay paese in cui pure si indagava, assieme alla sua compagna De Olivera Correia, angolana che lo ha accompagnato fino ad oggi Ritrovati con lui 13 cellulari, una pistola, 12 carte di credito, assegni in dollari Finito in manette a Montevideo, si aspetta la sua estradizione. redazione Varese Press