Permesso di soggiorno revocato e cittadino albanese espulso

Gli uomini dell’ufficio immigrazione hanno accompagnato alla frontiera di Malpensa un cittadino albanese a cui è stato revocato il permesso di soggiorno per condotta incompatibile con una effettiva integrazione

Gli uomini dell’Ufficio Immigrazione hanno eseguito l’ennesimo provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera.
Questa volta, però, l’attività è risultata più complessa del solito, dal momento che l’uomo era in possesso di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ergo un permesso a tempo indeterminato e dunque difficilmente revocabile, essendo i casi tassativamente elencati e ricondotti a gravi violazioni di norme penali ovvero all’assenza prolungata e ingiustificata dal territorio nazionale.
Il rilascio di tale tipologia di permesso presuppone una certa integrazione sul territorio nazionale, essendone possibile il rilascio soltanto dopo 5 anni di presenza regolare in Italia, oltre ad una certificata conoscenza della lingua italiana.
Ebbene, nonostante queste premesse, è emerso che l’uomo, un cittadino albanese di 34 anni, che si era presentato spontaneamente presso l’Ufficio immigrazione per ricevere informazioni in merito al suo permesso di soggiorno, in seguito al rilascio dello stesso, era stato più volte denunciato, arrestato e condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, evasioni dagli arresti domiciliari, favoreggiamento personale e rapina aggravata.
Vista la condotta incompatibile con una effettiva integrazione, il Questore di Varese gli ha revocato il permesso di soggiorno e ne ha ordinato l’immediata espulsione dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera.
La successiva convalida del provvedimento dinanzi al Giudice di Pace è stata inevitabile, vista la gravità dei fatti contestati e la mancanza di vincoli familiari sul territorio nazionale.
Gli uomini dell’Ufficio immigrazione lo hanno quindi accompagnato alla frontiera di Malpensa, da dove è strato definitivamente rimpatriato.
Complessivamente, dall’inizio dell’anno, gli uomini dell’Ufficio Immigrazione hanno eseguito ben 70 provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera, oltre a 30 trattenimenti presso un Centro di permanenza per i rimpatri. Tali importanti numeri offrono un quadro del delicato lavoro svolto e dell’impegno profuso a presidio della legalità e della collettività, nel rispetto della normativa di settore.