Foreign fighters in arrivo secondo il Ministro Marco Minniti

Secondo il Ministro Marco Minniti sono in arrivo i Foreign fighters di ritorno con lo Stato Islamico ormai messo all'angolo dalle forze di coalizione Secondo il Ministro Marco Minniti sono circa 25-30 mila i che potrebbero rientrare in Europa, lo ha dichiarato nel corso di un convegno del centro studi di Confindustria. Il Ministro teme il ritorno a casa dei combattenti dello Stato Islamico ormai messo all’angolo e costretto in poche roccaforti dalle forze di coalizione. È a p...

Secondo il Ministro Marco Minniti sono in arrivo i Foreign fighters di ritorno con lo Stato Islamico ormai messo all'angolo dalle forze di coalizione

Secondo il Ministro Marco Minniti sono circa 25-30 mila i che potrebbero rientrare in Europa, lo ha dichiarato nel corso di un convegno del centro studi di Confindustria. Il Ministro teme il ritorno a casa dei combattenti dello Stato Islamico ormai messo all’angolo e costretto in poche roccaforti dalle forze di coalizione. È a più grande legione straniera che la storia abbia mai potuto vedere in opera e, nonostante lo scacco militare, lo Stato islamico non è morto, ma anzi può esserci un’accentuazione della sfida terroristica per dimostrare di avere ancora una forza. Non c’è dubbio che l’esito della vicenda dei foreign fighters sarà cruciale nella lotta contro il terrorismo. Saddam al-Hammadi   il 26 enne jihadista del Daesh catturato dalle forze turche dopo la caduta di Raqqa ha rivelato che la maggior parte dei combattenti avevano già lasciato la Siria dirigendosi in Europa, mischiati tra i clandestini che arrivano sulle coste europee. “Andranno all’estero per lanciare attacchi terroristici in alcune aree in Europa. Sono andati in Europa dopo la ritirata. Prima di allora sono stati istruiti a pensare che gli europei fossero infedeli, non credenti. Passeranno attraverso la Turchia per arrivare in Europa, dove lanceranno attacchi terroristici e altre cose” ha dichiarato nel corso di un’intervista a ITV News dal carcere turco. Il Ministro dell’interno italiano ha incontrato recentemente il re di Giordania Abdallah bin al Hussein, al Palazzo reale di Amman e al centro dei colloqui sono state le principali dinamiche dei flussi migratori e l'accoglienza dei rifugiati. Il Re di Giordania e il ministro italiano hanno condiviso il valore strategico dei processi di "de-radicalizzazione", sottolineando la necessità di ampliare ulteriormente lo scambio delle informazioni e, soprattutto, delle analisi di tutti i fenomeni estremisti esistenti riconfermando l'esigenza di un contrasto netto e senza alcuna esitazione a ogni genere di radicalismo, sin dal più becero. Minniti ha anche incontrato il suo omologo giordano Ghaleb Al Zoubi con il quale ha affrontato il problema dei "foreign fighters" di ritorno, chiamati proprio così, dopo la caduta della città siriana di Raqqa. Roma 15 dicembre 2017 fabrizio Sbardella