Serve costruire l’Unione per un Movimento Popolare
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- 20 febbraio 2017 Istituzioni Partiti politici centro-destra
Scissione nel PD e diffusa proliferazione di nuove aggregazioni politiche a sinistra come sulla destra della politica italiana. Crisi nei rapporti interni tra Salvini e i bossiani Doc e nello stesso M5S, mentre continua la tormentata marcia nel centro destra privato dell’ormai consumata capacità di trazione del Cavaliere dimezzato e in attesa di rilegittimazione. Lo scenario politico italiano più che tripolare appare frantumato in mille rivoli, mentre permane la realtà di un parla...
Scissione nel PD e diffusa proliferazione di nuove aggregazioni politiche a sinistra come sulla destra della politica italiana. Crisi nei rapporti interni tra Salvini e i bossiani Doc e nello stesso M5S, mentre continua la tormentata marcia nel centro destra privato dell’ormai consumata capacità di trazione del Cavaliere dimezzato e in attesa di rilegittimazione. Lo scenario politico italiano più che tripolare appare frantumato in mille rivoli, mentre permane la realtà di un parlamento di “nominati” illegittimi che, obtorto collo, dovranno por mano alla nuova legge elettorale inevitabilmente di tipo proporzionale. Anche nella vasta e complessa realtà di area cattolica, popolare e liberale sono intervenuti e stanno verificandosi una serie di operazioni politiche che reclamano l’esigenza di una ricomposizione verso una prospettiva unitaria comune. Dal 2015 con gli incontri di Rovereto e di Orvieto 1 e 2, con gli amici Ivo Tarolli, Mario Mauro, Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello, Mario Tassone, Gianni Fontana, Giuseppe Gargani e altri, abbiamo condiviso il progetto di un nuovo soggetto politico laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans-nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito a pieno titolo nel PPE da far tornare ai principi dei padri fondatori, alternativo alla sinistra e al socialismo trasformista renziano, alle destre e ai populismi estremi. Convinti e determinati a superare le vecchie casematte foriere della conservazione di una frammentazione che conduce solo all’irrilevanza, crediamo sia giunto il tempo di impegnarsi nella costruzione di un’Unione per un Movimento Popolare sul modello dell’UMP francese. Domenica 26 Febbraio sono stati convocati all’Ergife gli eredi legittimi dell’associazione non riconosciuta e mai giuridicamente sciolta “ Democrazia Cristiana” per eleggere il Presidente; prima tappa di un percorso che dovrebbe condurre alla celebrazione di un congresso in grado di ricostruire la presenza dei democratici cristiani in Italia. Nessuna nostalgia di ritorno all’antico, quanto la decisa volontà di contribuire ad apportare la migliore tradizione dei cattolici democratici e cristiano sociali nella costruzione dell’Unione per un Movimento popolare nel quale ricostruire il centro politico dell’Italia. Il tema che si porrà a quanti sono interessati al progetto sarà di offrire una nuova speranza ai ceti medi e alle classi popolari, ridotte in condizioni di progressivo impoverimento dalle politiche collegate al dominio della finanza nei mercati della globalizzazione; un ripensamento profondo del nostro stare in Europa e all’interno della “gabbia d’acciaio” dell’euro che, sino ad oggi, ha garantito solo una condizione di dominio alla Germania e ad alcuni paesi del Nord; la necessità di ripensare le politiche economiche subalterne e distruttive sin qui portate avanti dagli ultimi governi. Si tratterà di mettere insieme le migliori energie culturali e morali presenti nei diversi schieramenti centrali in campo, per tentare di elaborare un progetto politico, economico e finanziario in grado di dare positive risposte “alle attese della povera gente”. Partire dal basso con la costruzione in tutte le città e i paesi dell’Italia di comitati civico popolari per l’UMP, da organizzarsi nelle case dei militanti interessati a promuovere questa grande mobilitazione popolare. Un ”vaste programe” che servirà a vincere la disaffezione verso la politica, presente in oltre la metà degli elettori italiani e a ricostruire il nuovo centro essenziale per i nuovi equilibri politici dell’Italia. Ettore Bonalberti
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www.don-chisciotte.net Venezia, 19 Febbraio 2017