Roberto Maroni dice addio a Roma

Roberto Maroni sgombra ogni dubbio residuo sul suo futuro politico che sarà in Lombardia e non a Roma. "Nel 2013 ho preso la decisione di chiudere la mia esperienza romana e non intendo tornare indietro", chiarisce il Governatore padano. "Sono stato eletto deputato nel 1992, ho fatto per due volte il ministro dell'Interno e per una il ministro del Lavoro e il vice Presidente del Consiglio. Voglio lavorare solo per la mia Regione", garantisce, smentendo indirettamente...

Roberto Maroni sgombra ogni dubbio residuo sul suo futuro politico che sarà in Lombardia e non a Roma. "Nel 2013 ho preso la decisione di chiudere la mia esperienza romana e non intendo tornare indietro", chiarisce il Governatore padano. "Sono stato eletto deputato nel 1992, ho fatto per due volte il ministro dell'Interno e per una il ministro del Lavoro e il vice Presidente del Consiglio. Voglio lavorare solo per la mia Regione", garantisce, smentendo indirettamente, almeno per il momento, di ambire a ricoprire incarichi in un eventuale governo di centrodestra. Maroni conferma quindi di volersi ricandidare alla presidenza della Regione Lombardia, sostenuto - auspica - da una coalizione che, "nella sostanza", ricalca quella del 2013 contando sulla sua Lega Nord, Forza Italia e Lombardia Popolare. La squadra ha dato buona prova di se' e - salvo stravolgimenti politici nazionali - sono disponibile a riconfermare tutti, compresa la collaborazione di Energie per l'Italia di StefanoParisi", sostiene il governatore lombardo. Maroni ha quindi espresso soddisfazione per l’approvazione del bilancio avvenuta ieri “perché, nonostante i tagli, siamo riusciti a mettere risorse importanti soprattutto nella Sanità, 500 milioni, che ci consentiranno di fare investimenti nell’edilizia sanitaria e nell’innovazione, con nuovi ospedali, nuovi sistemi che accompagnano il malato nell’attuazione della riforma.