SGARBI VS DI MAIO CHE INDICA UN GENERALE DELL'ARMA COME FUTURO MINISTRO AMBIENTE

Politiche 2017/ indica Generale dell'Arma al ministero dell'Ambiente. Sgarbi: «Fatto assai grave che un Generale si presti a una operazione di propaganda elettorale: si dimetta» la politica non ha più limiti e pur di accaparrarsi voti promette mari e monti come si diceva, poi si arriva all'ammiccamento per prendersi i voti delle Forze dell'Ordine con operazioni equivoche, stessa cosa che ha tentato di fare Berlusconi, ora la ritenta Di Maio proponendo un generale dell'Arma. S...

Politiche 2017/ indica Generale dell'Arma al ministero dell'Ambiente. Sgarbi: «Fatto assai grave che un Generale si presti a una operazione di propaganda elettorale: si dimetta»

la politica non ha più limiti e pur di accaparrarsi voti promette mari e monti come si diceva, poi si arriva all'ammiccamento per prendersi i voti delle Forze dell'Ordine con operazioni equivoche, stessa cosa che ha tentato di fare Berlusconi, ora la ritenta Di Maio proponendo un generale dell'Arma.

Sgarbi naturalmente fa la sua campagna elettorale stigmatizzando l'uscita di Di Maio in questi termini:

«Non era mai capitato - fa notare Sgarbi -  che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico, prima di tutto) entrasse da protagonista in una campagna elettorale»

 

ROMA - Vittorio Sgarbi chiede le dimissioni del Generale Silvio Costa, attuale comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali, indicato da Luigi Di Maio (con una sorprendente dichiarazione di disponibilità dello stesso Generale) come ministro dell'ambiente nel caso di una vittoria dei 5 Stelle.

 

«E' un fatto assai grave - attacca Sgarbi - che un Generale dei Carabinieri, istituzione a garanzia di tutti i cittadini, prima del voto, con una esplicita dichiarazione, per pura propaganda elettorale, contro ogni regola e galateo istituzionale, accetti la proposta d'incarico a ministro da parte di un sedicente candidato Presidente del Consiglio, peraltro di un governo che non ci sarà mai».

 

Annota Sgarbi: «Non era mai capitato che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico,prima di tutto) entrasse da protagonista n una campagna elettorale. Ma il contegno, la disciplina, il senso delle istituzioni  e dell'onore - si chiede Sgarbi - sono per sempre perduti? Prendiamo atto, dunque, che Silvio Costa non è più il Generale dei Carabinieri degli italiani, ma dei 5 Stelle»

 

Conclude Sgarbi: «Mi auguro che Costa lasci oggi stesso l'Arma dei Carabinieri, così, nell'attesa della nomina a ministro, potrà essere un "Generale privato" del partito 5 Stelle, o in alternativa "guardia privata" del sedicente futuro Presidente del Consiglio, con stipendio da funzionario di partito. In caso contrario il generale Costa, non sarebbe un uomo d’onore»

Sarebbe opportuno che magistrati e Forze dell'Ordine stessero fuori dalla mischia per evidenti motivi, ma sappiamo come vanno le cose in Italia, si promette, si fa finta di tendere la mano e poi, non si compra il materiale che serve, come il giubbotto antiproiettile perchè costa, o si lasciano le auto ferme per mancanza di fondi, oppure il singolo comandante deve anticipare di tasca propria i soldi per la benzina.

Serietà che parola sconosciuta.

Giuseppe Criseo

Varese Press

AGGIORNATO ORE 2149 DEL 25.02.2018

Il Generale di Brigata Sergio Costa, comandante della Regione Carabinieri Forestale Campania, ha fornito la propria disponibilità ad assumere un incarico di governo, qualora chiamato a farlo. Nel contempo ha richiesto di essere posto in licenza per evitare che la sua personale decisione possa condizionare le attività di servizio. Il Comando Generale dell'Arma ha autorizzato la concessione della licenza a partire da oggi, alla luce della normativa vigente.