Catania, "operazione assalto"
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- 29 agosto 2018
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Alle
prime ore del mattino, su delega della Procura
Distrettuale di Catania,
circa cento Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Paternò, hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta
di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 9 persone chiamate a rispondere dei delitti
di associazione di tipo mafioso, in quanto ritenute appartenenti al Gruppo “Assinnata”,
quale articolazione territoriale della famiglia mafiosa “Santapaola” di Catania, facente capo a Salvatore Assinnata, nonché di associazione finalizzata al
traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.
Gli
arrestati sono:
1. Assinnata Domenico, di anni 28, attualmente
ristretto presso casa circondariale di Siracusa;
2. Laudani erminio, di anni 49;
3. Laudani Gaetano, di anni 21;
4. Impellizzeri Marco, di anni 25;
5. Cannavò Samuele, di anni 21, attualmente
ristretto presso casa circondariale di Siracusa;
6. Sciacca Marco Giuseppe, di anni 24;
7. Terranova Cristian, di anni 26;
8. Scuderi Ivan Gianfranco, di anni 24;
9. Sammartino Rosario, di anni 39.
L’operazione
odierna, relativa ad indagini svolte dal Maggio 2015
al Luglio 2017 e convenzionalmente
denominata “Assalto”, ha consentito di:
- Definire la posizione di predominio della
famiglia “Assinnata” nell’ambito
della criminalità organizzata locale, evidenziata dal segno di riverenza attribuito
nel corso dei festeggiamenti patronali del 02 Dicembre 2015, mediante il
classico dondolamento e “Inchino” dei
portatori dei cerei dinanzi all’abitazione dello storico boss Salvatore Assinnata,
padre di Domenico.
- Evidenziare il ruolo
del giovane Domenico Assinnata, che in assenza del padre Salvatore, era il reggente del clan, curando i rapporti con
altri esponenti di notevole caratura delinqueziale.
- Ricostruire il volume d’affari illegali del
clan nel settore delle estorsioni ai danni di imprenditori dell’area di
riferimento, in particolare nei confronti di una ditta di autonoleggio vittima
di due distinti atti intimidatori. Nella prima occasione veniva data alle
fiamme l’autovettura di proprietà del titolare, nella seconda invece veniva
frantumata la vetrina e la porta di ingresso della ditta, nonostante fossero
antisfondamento.
- Acquisire elementi probatori in ordine alla
metodica organizzazione delle “piazze di
spaccio”, ai canali e alle procedure di approvvigionamento e cessione degli
stupefacenti (eroina, marijuana e hashish). Nel corso delle indagini sono stati
arrestati infatti 12 spacciatori in flagranza di reato.
L’indagine,
svolta a due anni dall’operazione “The
End”, eseguita dalla Compagnia Carabinieri di Paternò il 24 Febbraio 2016,
che portava alla cattura di 14 affiliati allo stesso clan Assinnata, evidenzia ancora una volta la
vicinanza della Procura di Catania Direzione Distrettuale Antimafia e dell’Arma dei Carabinieri alla cittadinanza
di Paternò e sottolinea altresì la serrata attività investigativa finalizzata a
infrangere il muro d’omertà ancora presente nella provincia catanese.
Catania, 28 agosto 2018