CARABINIERI NAS FIRENZE: PRESCRIZIONI ILLEGALI DI SOSTANZE VIETATE A SCOPO DIMAGRANTE

--- I Carabinieri del NAS di Firenze hanno notificato ad una dottoressa, operante nella provincia di Prato, una misura cautelare interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per la durata di mesi sei, emessa dal GIP del Tribunale di Prato nell’ambito di attività investigativa finalizzata al contrasto dell’illegale prescrizione di preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti sostanze vietate. L’attività d’indagine, avviata dal NAS nel mese di gennaio 2018 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Prato - Sost. Proc. Dott. Egidio Celano, ha interessato l’attività del citato medico, specialista in ginecologia ed ostetricia, la quale pubblicizzava, tramite la rete internet, la propria attività di dietoterapia e di trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Lo sviluppo degli accertamenti presso varie farmacie, ubicate nelle province di Prato e Pistoia, consentivano di appurare che la dottoressa, nel periodo 2016/2018, aveva compilato, in favore di pazienti di sesso maschile e femminile che si erano a lei rivolti per perdere peso, migliaia di ricette contenenti prescrizioni di diverse tipologie di farmaci (preparazioni magistrali in capsule da allestire in farmacia), anche ad azione stupefacente e/o psicotropa, da assumere per via orale in associazione tra loro ed il cui utilizzo è vietato per scopi dimagranti. Al fine di eludere i controlli, la stessa professionista aveva falsamente prescritto i medicinali destinandoli alla cura di patologie per i quali erano stati approvati [trattamenti di disturbi depressivi, ansia, problemi tiroidei], intestandoli anche a persone diverse dal paziente (ignari familiari e, in alcuni casi, a sè stessa). La specifica attività si inquadra nel piano dei controlli che i Carabinieri del Comando CC per la Tutela della Salute, di concerto con il Ministero della Salute, eseguono presso gli studi medici e le farmacie al fine di verificare il rispetto dei divieti e delle limitazioni imposte dalla normativa di settore, a tutela della salute pubblica