questa notte Sei di Gallarate se.. è stata oscurata da Facebook, le motivazioni fornite sono che vi erano "contenuti razzisti", nel gruppo 12.034 iscritti

Il primo messaggio della giornata è l’annuncio di Paolo Rossi che “sei di Gallarate se..” è stata oscurata: “Questa notte Facebook ha disabilitato il gruppo "Sei di Gallarate se". La motivazione che ha fornito e' stata che vi erano contenuti razzisti.  Nella nostra attività di controllo abbiamo sempre cercato di moderare, limitare e togliere tutto quello che ritenevamo non compatibile con le regine di Facebook e con quelle del gruppo.  Evidentemente qualche commento può esserci sfuggito ed è stato segnalato causando la disabilitazione che ci auguriamo essere temporanea.  Abbiamo già preso le dovute azioni per la correzione di questo problema e abbiamo sottoposto a Facebook la richiesta di verifica.  Se questo processo non porterà ad esito positivo il gruppo sarà "per sempre" eliminato e non potrà essere riattivato. Ci dispiace che per colpa di qualcuno tutto il nostro lavoro di anni rischi di essere vanificato. Sappiamo tutti quanto sei di Gallarate se sia lontano dalla tipologia di gruppi razzisti o violenti ma per gli algoritmi di Facebook ha volte basta una parola decontestualizzata. Restiamo comunque stupefatti dalle eventuali segnalazioni effettuate allo scopo di nuocere ad un gruppo che, con 12.000 iscritti, rappresenta la voce principale della città”. [caption id="attachment_46044" align="alignleft" width="300"] Sei di Gallarate è stata oscurata da Facebook[/caption] Non tutti siamo in sintonia con la narrativa degli amministratori del gruppo, anzi a volte magari siamo in contrasto, ma è il gruppo più importante della città di Gallarate con, al momento dell’oscuramento, 12.034 iscritti corrispondenti al 22,76% su una popolazione di 52.860. Quelli di sei di Gallarate sono indubbiamente numeri impressionanti e il contenitore è stato usato ed abusato da tutti gli smanettoni cittadini. Non si conoscono le vere ragioni dell’oscuramento, il fatto che vi fossero contenuti razzisti sinceramente mi è sempre sfuggito, ma, probabilmente, riguarda e disturba sensibilità diverse dalla mia. Quello che mi sorprende e mi dispiace è la difficoltà di capire i criteri con cui Facebook valuta i contenuti dei post. Gallarate 28 luglio 2017 Fabrizio Sbardella