Piscina Moriggia, Campari risponde su punto alla consigliera Silvestrini

La consigliera Silvestrini domanda cosa sia stato fatto negli ultimi sei mesi? Beh, a me verrebbe da chiederle se abbia mai domandato a Praderio e Spairani del perché non abbiano fatto nulla nei cinque anni di mandato dell’amministrazione Guenzani, e del perché nel 2011 abbiano bloccato il piano dei lavori della sezione tra copertura e controsoffittatura.   La stessa sezione che oggi è la causa principale della chiusura dell’impianto.   Roberto Campari, presidente di Amsc,...

La consigliera Silvestrini domanda cosa sia stato fatto negli ultimi sei mesi? Beh, a me verrebbe da chiederle se abbia mai domandato a Praderio e Spairani del perché non abbiano fatto nulla nei cinque anni di mandato dell’amministrazione Guenzani, e del perché nel 2011 abbiano bloccato il piano dei lavori della sezione tra copertura e controsoffittatura.   La stessa sezione che oggi è la causa principale della chiusura dell’impianto.   Roberto Campari, presidente di Amsc, a nome del consiglio di amministrazione dell’Azienda, replica punto su punto alle inesattezze divulgate dall’ex assessore ai Servizi sociali, in merito alla gestione dell’impianto natatorio della Moriggia.   Gli unici provvedimenti e procedure significativi adottati dai nostri predecessori sono stati quelli finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Busto Arsizio che, ad oggi, non si è ancora pronunciata sulle verifiche condotte.   In tale contesto di incertezza, spiega, la Società non poteva che sospendere le procedure selettive avviate da chi ci ha preceduto.   Si è trattato, infatti, di un doveroso intervento a tutela dell’Azienda, in attesa di avere un riscontro definitivo da parte della Procura che, come appena riferito, non è ancora intervenuto.   Quindi quella che la minoranza definisce una perdita di tempo è per noi un atto dovuto.   Nonostante ciò, in tutto questo periodo si è continuato a lavorare, garantendo l’erogazione dei servizi nel rispetto delle normative sulla sicurezza, pesando ogni intervento tenendo conto degli obiettivi di riqualificazione più radicale stabiliti nel DUP comunale.   Ora, mi domando: davvero i precedenti amministratori sarebbero andati avanti con le procedure in presenza di un’indagine sulla loro regolarità? Noi no.   Altra questione toccata dalla consigliera Silvestrini è quella relativa alla consulenza da 30mila euro affidata a uno studio legale.   Anche in questo caso, evidenzia Campari, l’informazione è scorretta. È infatti falso affermare che l’incarico riguardasse solo la stesura di un nuovo bando per gli interventi all’impianto. A questa prestazione vanno infatti aggiunte quelle per una serie di gare e adempimenti cui Amsc era chiamata ad assolvere, ad esempio, le continue sanzioni amministrative elevate per la precedente gestione del ramo idrico.   È tutto stato fatto alla luce del sole, la documentazione è a disposizione ed è tutto protocollato agli atti.   Ciò premesso, continua Campari, la situazione critica dell’impianto era cosa nota ed evidente anche durante il mandato della giunta Guenzani, spiega il numero uno di Amsc.   La situazione è precipitata nelle ultime due settimane, a tal punto che si era deciso di predisporre una perizia sullo stato generale che garantisse da una parte la prosecuzione in sicurezza dell’erogazione dei servizi e, dall’altra, individuasse ulteriori criticità d’intervento da inserire nella procedura di partenariato che presto sarà bandita.   Ebbene, proprio martedì scorso, alle 7 della mattina, durante un sopralluogo con i tecnici da noi interpellati per un parere sulla controsoffittatura, si è evidenziato il distaccamento di un pannello sopra la vasca principale, proprio la parte oggetto del controllo.   La verifica del danno e la conseguente possibilità di riaprire la piscina sono ancora in corso.   Nel frattempo, precisa Campari, sono state avvisate telefonicamente e/o via sms oltre 1.300 persone.   È chiaro che a questi utenti, così come a quelli non ancora raggiunti dai nostri uffici a causa della mancanza di recapiti utili a contattarli, una volta definito il futuro procedere, garantiremo il rimborso delle quote già versate, piuttosto che il recupero delle lezioni.   Comprendo il disagio degli utenti ma è proprio per senso di responsabilità nei loro confronti che AMSC ha ritenuto prioritario chiudere l’impianto.   Il passaggio successivo è consentire quanto prima la ripresa del servizio. In conclusione, il presidente di Amsc rispedisce al mittente le critiche della consigliera Margherita Silvestrini.   Tutto quanto illustrato sarà, a breve, oggetto di una conferenza stampa nella quale si forniranno risposte precise con documenti alla mano.   Questa sarà anche l’occasione per svelare il futuro della piscina di Moriggia perché, al contrario degli ex amministratori, noi vogliamo dare una prospettiva a questa struttura dal grande potenziale.