A Gallarate il primo sportello antiviolenza all’interno del Comando di Polizia Locale
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- 27 febbraio 2018 Gallarate
Sarà a il primo sportello antiviolenza all’interno del Comando di Polizia Locale a partire dal prossimo 6 marzo per due giorni alla settimana Il primo “Sportello antiviolenza” in Italia all’interno di un comando della Polizia locale sarà quello di Gallarate. Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza
Francesca Caruso, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio. Presenti i rappresentanti di carabinieri, polizia di Stato e guardia d...
Sarà a il primo sportello antiviolenza all’interno del Comando di Polizia Locale a partire dal prossimo 6 marzo per due giorni alla settimana
Il primo “Sportello antiviolenza” in Italia all’interno di un comando della Polizia locale sarà quello di Gallarate. Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza Francesca Caruso, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio. Presenti i rappresentanti di carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza. [caption id="attachment_64958" align="alignnone" width="1008"] A Gallarate il primo sportello antiviolenza[/caption] A partire dal prossimo 6 marzo per due giorni alla settimana (il martedì dalle 14.30 alle 17.30 e il mercoledì dalle 9 alle 12), gli operatori di “Eva Onlus” saranno a disposizione di chi vorrà segnalare casi di violenza (fisica e psicologica). La privacy di queste persone sarà garantita da un accesso riservato, lontano da quello utilizzato dal pubblico. “Questo è un sogno che si realizza”, ha spiegato l’esponente della giunta di centrodestra. “Ho sempre operato in qualità di legale in questo settore e ora potere offrire supporto alle persone maltrattate (soprattutto le donne) anche a livello istituzionale, è per me un motivo di grande orgoglio”. Si tratta di un traguardo raggiunto anche grazie alla sensibilità di tutta l’amministrazione, da sempre molto attenta alle tematiche di tutela e vicinanza alle donne vittime di ogni tipo di sopruso. Proprio come ha rimarcato l’assessore alla Cultura Isabella Peroni: “Collaboriamo da tempo con la “Casa delle donne” con spettacoli teatrali di sensibilizzazione e con la posa della simbolica panchina rossa in largo Camussi. Operiamo anche nelle scuole con iniziative sulla affettività e contro il bullismo”. “Questo sportello”, ha proseguito, “rappresenta un importante punto di riferimento perché, al di là dei fatti di cronaca, esiste purtroppo un mondo sommerso di violenza subite spesso a livello psicologico all’interno dell’ambiente famigliare”. Presente alla conferenza stampa anche Miriam Arabini, assessore ai Servizi sociali di Busto Arsizio, Comune capofila del progetto. “Il servizio a Gallarate sarà gestito da persone più che competenti: Eva Onlus nei suoi otto anni di attività ha infatti prodotto risultati tangibili su tutto il territorio, a dimostrazione di quanto paghi il lavoro in sinergia tra avvocati, psicologi, ospedali e forze dell’ordine”. “Troppo spesso di fronte ai fatti di cronaca più eclatanti si scopre che le vittime non abbiano trovato il giusto interlocutore per evitare che si arrivasse al punto di non ritorno”: questa l’introduzione di Elisabetta Marca, presidente di “Eva Onlus”. “Ogni piccolo traguardo che raggiungiamo, come quello di oggi, è un grande successo: i centri antiviolenza non sono infallibili, ma ci permettono di essere presenti e soprattutto tempestivi nei nostri interventi. Non dobbiamo fermarci, bisogno continuare a guardare all’obiettivo successivo per allargare la nostra rete”. A Cinzia Di Pilla (coordinatrice di “Eva Onlus”), il compito infine di snocciolare qualche dato in merito all’attività svolta dall’associazione. “Il 50 per cento dell’utenza che si è rivolta a noi nel 2018 è del distretto di Gallarate. Su venti casi trattati in questi due mesi (solo tre dei quali sono riferibili a persone straniere), dieci sono sfociati in denunce con il conseguente allontanamento di tre maltrattanti e l’arresto di altri due. Il maggior numero di segnalazioni arriva dalle forze dell’ordine e dagli ospedali, dove le vittime di violenza si rivolgono per farsi medicare. Che il servizio in fase di partenza fosse necessario a Gallarate è dimostrato dagli appuntamenti già presi: di fatto, le sei ore di attività sono già piene”. Un messaggio subito raccolto dall’assessore Caruso: “Ancora prima di iniziare”, ha concluso, “ci rendiamo conto di Avere bisogno di più tempo da mettere a disposizione degli utenti. Appena la nuova giunta regionale si sarà insediata, farò in modo che venga presentata una richiesta per l’ottenimento di ulteriori fondi che possano consentirci di aumentare le ore di apertura dello sportello”. Gallarate 27 febbraio 2018 la Redazione