Gazzada. L'islamico che pregava in autostrada è stato rintracciato
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- 25 gennaio 2018 Editore-Criseo Varese
Gazzada. Pregava in autostrada, è stato identificato dalla Polizia e dovrà rendere conto del suo atteggiamento. Vi ricordate il caso dell’uomo che pregava in autostrada verso le 15 il 19 gennaio? Ne avevamo parlato e c'erano state prese di posizione politiche https://www.varesepress.info/2018/01/preghiera-islamica/ La Polizia Stradale , visti i fotogrammi che giravano sui social, verranno valutate le violazioni di legge del Codice della Strada per stabilire quale art...
Gazzada. Pregava in autostrada, è stato identificato dalla Polizia e dovrà rendere conto del suo atteggiamento. Vi ricordate il caso dell’uomo che pregava in autostrada verso le 15 il 19 gennaio? Ne avevamo parlato e c'erano state prese di posizione politiche https://www.varesepress.info/2018/01/preghiera-islamica/ La Polizia Stradale , visti i fotogrammi che giravano sui social, verranno valutate le violazioni di legge del Codice della Strada per stabilire quale articolo del già citato Codice da applicare all’islamico in questione. Le comunicazioni ufficiali della Polizia di Stato parlano di un italiano convertitosi all’Islam e che avendo problemi con l’auto, era in attesa dei soccorsi. Visto e considerato che passava troppo tempo per l’arrivo del meccanico ed era l’ora di pregare, si è inginocchiato in direzione della Mecca per ottemperare ai dettami della sua religione. Era però sul ciglio dell’autostrada Milano-Varese e si è immerso nella preghiera senza curarsi né della propria né dell’altrui sicurezza, in mezzo alle auto che sfrecciavano al suo fianco, vicino allo svincolo di Gazzada Schianno. Non sono una novità gli islamici che pregano in aeroporto, nelle stazioni o su altri posti di lavoro; certo se si bloccano intere strade come succede a Milano, la cosa può risultare sgradita, sopratutto se interi marciapiedi sono intasati. Giusto che abbiano i luoghi di culto ma sotto controllo e in lingua italiana, visti i casi di possibili intromissioni di propaganda terrorista che si sono accertati, senza generalizzare ma comunque con gli occhi aperti a tutela dei tanti fedeli che hanno diritto di pregare senza farsi strumentalizzare e usare certi luoghi per raccogliere fondi e adepti per le cause non proprio democratiche.. Giuseppe Criseo Presidente Rete Sociale Italiana
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