MOVIMENTO CINQUE STELLE CONTRO LA MASSONERIA, VITIELLO SI DIFENDE

MOVIMENTO CINQUE STELLE A MUSO DURO CONTRO I MASSONI A COMINCIARE DAL CASO DI CATELLO VITIELLO. Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada, dice Vitiello che precisa: "l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby", come per diminuire la portata del suo impegno, citandolo come hobby e non come scelta di vita. QUESTO E' IL MIO COMUNICATO AP...

MOVIMENTO CINQUE STELLE A MUSO DURO CONTRO I MASSONI A COMINCIARE DAL CASO DI CATELLO VITIELLO. Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada, dice Vitiello che precisa: "l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby", come per diminuire la portata del suo impegno, citandolo come hobby e non come scelta di vita. QUESTO E' IL MIO COMUNICATO APPENA INVIATO A TUTTE LE PRINCIPALI TESTATE ITALIANE - Si parla senza sapere e senza conoscere, accusando una persona in maniera indebita e senza contraddittorio. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico. Quando ho firmato la mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull’opportunità di aderire al progetto del Premier Luigi Di Maio di apertura alla società civile. Ed io, quarantenne professionista e universitario, ben lontano dal mondo della politica sino a quel momento, ritenevo di incarnare la persona giusta al momento giusto, con tutte le sue esperienze e con le capacità necessarie alla causa del MoVimento. Questa breve esperienza fa parte del mio passato e posso serenamente affermare che ha segnato la mia formazione umana. Quando mi affacciai a questo mondo fui spinto dall’amore per la cultura, per l’arte e per la storia d’Italia…personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Toto’, Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso. Dopodiché, l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby. La massoneria era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si è contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perché sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialità, ma posso dire con serenità e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso. Se a questo aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia, davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l’unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio! È giusto prendere le distanze dalle devianze di ogni tipo, come ho sempre fatto del resto anche io…sono sempre stato contro ogni estremismo e ritengo che fenomeni politici e sociali che vanno contro l’umanità o il singolo individuo vadano respinti con forza e a gran voce in ogni consesso, elettorale o meno che sia. Ma veniamo a noi: quando ho scelto di aderire al MoVimento, l’ho fatto con la consapevolezza di sposare un progetto meraviglioso, caratterizzato da un tipo di politica e di trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio modo di vivere. E, come più volte ho detto, non avrei mai potuto aderire ad alcun altro partito o movimento politico perché sono uno dei delusi della politica tradizionale che va senz’altro rinnovata. Come candidato in un collegio uninominale io rappresento la società civile e non comprenderò alcuna esclusione aprioristica e immotivata. Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me. Lello Vitiello La questione però non finisce qui, come riporta il Vitiello è stato inserito nel collegio uninominale di Campania 3 direttamente dal direttorio, senza passare per le Parlamentarie. Una candidatura firmata proprio da Luigi Di Maio, a cui spettava l’ultima parola. Uno scontro tra 5 Stelle e Massoneria (Loggia Sfinge) ma anche col Pd, tanto da provocare il " Monito del Gran Maestro @Bisisiena che definisce un pericolo la generalizzazione e discriminazione per categorie di persone, come dichiarato da @LuigiDiMaio #M5S e @MatteoRenzi #PDNetwork, e chiarisce il senso dell'appartenenza alla #Massoneria. #ElezioniPolitiche2018 #Italia". Di Maio si era vantato di avere fatto fuori i massoni del suo Movimento, e invece ne piazza uno senza farlo passare dalle primarie... Scontro Massoneria-Renzi che cerca di fugare alcune dicerie su suoi presunti interessi a fare parte di qualche loggia straniera importante, magari per tenere tranquilli in caso di vittoria e avere le spalle coperte, visto che la Massoneria conta molto in Toscana. Una mossa azzardata, quella di attaccare i massoni italiani, visto che nella Massoneria non si parla di politica e anzi questi attacchi senza motivazioni precise e anzi nei toni pressapochisti e generici rischiano pure di farlo incriminare per diffamazione :" scrocconi, truffatori e massoni". La megalomania del personaggio ora più che mai in difficoltà a giudicare dai sondaggi, lo sta portando a sempre maggiori azzardi, ma il suo gioco sta per finire, politicamente parlando. L'Italia non ha bisogno di questi giocatori di pocker, che sparano (...) avanzano, indietreggiano, cambiano idea, guardano i sondaggi e ci ripensano: serietà zero. “Maturità dell'uomo significa avere ritrovato la serietà che si metteva nel gioco da bambini.”  Friedrich Wilhelm Nietzsche Matureranno? Ne dubito Giuseppe Criseo Varese Press