MAMELI, INVENTORE DELL'INNO NAZIONALE, ERA MASSONE
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- 28 ottobre 2017
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MAMELI, INVENTORE DELL'INNO NAZIONALE, ERA MASSONE (Agenzia Vista) Roma, 27 ottobre 2017 Massoneria, Bisi: Mameli era uno di noi, finalmente inno diventa ufficiale Il Grande Oriente d’Italia apre al pubblico la sua casa massonica a Genova. Il Collegio Circoscrizionale della Liguria ha organizzato una serie di incontri aperti a tutti per mostrare il luogo in cui i massoni genovesi si incontrano. L’evento è stato promosso dal Gran Maestro Stefano Bisi. “L’obiettivo del...
Il testo del Canto degli Italiani fu scritto dal genovese Goffredo Mameli,
allora giovane studente e fervente patriota, in un contesto storico Caratterizzato da quel patriottismo diffuso che già preannunciava i moti del 1848 e la prima guerra di indipendenza.
Nell'immagine sopra si vedono Mameli e la prima strofa dell'inno.
Mameli, che era repubblicano, giacobino e sostenitore del motto nato dalla Rivoluzione francese Liberté, Égalité, Fraternité, per scrivere il testo del Canto degli Italiani si ispirò all'inno nazionale francese, La Marsigliese, questo è il passaggio chiave che lega Mameli alla Massoneria i cui principi sono rivendicati spesso da Bisi come avvenuto nella recente celebrazione a Como, di cui abbiamo riportato ampi spazi, https://www.varesepress.info/2017/10/massoneria-moderna-a-como-per-festeggiare-i-300-anni/.
Conseguenze pratiche? Il voto di un paio di giorni fa da parte della Camera dei deputati dà il via libera alla proposta di legge che istituisce «Il Canto degli Italiani» come inno ufficiale della Repubblica Italiana, che stranamente non era ancora definitivo...
Il passaggio formale quanto mai importante è appoggiato da forze distanti: la proposta presentata dal deputato di Fratelli d'Italia Gaetano Nastri e dall'onorevole del Pd Umberto D'Ottavio, dimostra però che in poche specifiche occasioni, l'amore di Patria viene prima di quello di parte e quindi coloro che finora hanno osteggiato la Massoneria dovrebbe ritornare sui loro passi, visto che non bisogna generalizzare mischiando santi e diavoli, come spesso si è fatto.
L'inno e la bandiera rappresentano l'anima di un popolo e in nome di questi simboli, oggi magari bersagliati e denigrati da qualcuno sono però il nucleo fondamentale di una nazione ( finchè ci saranno gli stati) e chi è stato promotore di questi simboli deve essere venerato e non osteggiato. Non penso occorrano altre parole per chi vuole capire.
“Muor Giove, e l'inno del poeta resta.” (GIOSUÈ CARDUCCI)
Giuseppe Criseo
Varese Press