Massoneria. Archiviazione inchiesta di Palmi del 3 luglio 2000, denaro pubblico sprecato
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- 26 novembre 2017
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Archiviazione inchiesta di Palmi del 3 luglio 2000 "Roma 3 luglio 2000. Porta questa data il decreto di archiviazione della maxi-inchiesta sulla Massoneria avviata nel 1992 da Agostino Cordova, all’epoca procuratore della Repubblica di Palmi" . " Le carte che furono sequestrate su disposizione del procuratore Cordova sono state formalmente restituite al Vascello lo scorso aprile su autorizzazione del pm Lina Cusano che, insieme al collega Nello Rossi (poi consigliere...
Archiviazione inchiesta di Palmi del 3 luglio 2000 "Roma 3 luglio 2000. Porta questa data il decreto di archiviazione della maxi-inchiesta sulla Massoneria avviata nel 1992 da Agostino Cordova, all’epoca procuratore della Repubblica di Palmi" . " Le carte che furono sequestrate su disposizione del procuratore Cordova sono state formalmente restituite al Vascello lo scorso aprile su autorizzazione del pm Lina Cusano che, insieme al collega Nello Rossi (poi consigliere del Csm) aveva richiesto, a suo tempo, l’archiviazione dell’inchiesta Cordova, richiesta poi accolta dal gip Augusta Iannini. che la firmò il 3 luglio del 2000. Ecco il " fonte:
sito Grande Oriente d'Italia.
I due punti principali dell’inchiesta erano: -
l’associazione a delinquere, art 416 bis L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri.
-le associazioni segrete, legge 17 del 25 gennaio 1982 Art. 1: " Si considerano associazioni segrete, come tali vietate dall'articolo 18 della Costituzione, quelle che, anche all'interno di associazioni palesi, occultando la loro esistenza ovvero tenendo segrete congiuntamente finalita' e attivita' sociali ovvero rendendo sconosciuti, in tutto od in parte ed anche reciprocamente, i soci,ncaria e svolgono attivita' diretta ad interferire sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, anche ad ordinamento autonomo, di enti pubblici anche economici, nonche' di servizi pubblici essenziali di interesse nazionale." Sul primo punto non ci sono molte discussioni e interpretazioni di parte e si capisce subito che è
praticamente impossibile applicarlo alla Massoneria visto che non ci sono riscontri, mentre sulla questione delle
“interferenze” che sono quelle che l'articolo di legge potrebbe lasciare a intendere (la capacità di interferire sullo Stato italiano) nelle se forme istituzionali, per dimostrare questo il magistrato ha chiesto e ottenuto una montagna di dati, tra cui verbali, documentazione bancaria ed elenchi di pubblici dipendenti e informazioni varie tra cui persino intercettazioni. Mole di documenti che a giudicare dalla sentenza di Roma
non erano di competenza del giudice di Palmi,
un lavoro immenso che Palmi non ha comunque gestito vista la mole di tantissimi faldoni e le altre questioni giuridiche di territorialità.
Una delle tante inchieste che costano tanto allo Stato, alzano polveroni che dopo tanti anni portano al nulla se non problemi di immagine e costi economici anche agli indagati. "Gli stessi pm nel sollecitare la chiusura della vicenda hanno sottolineato come «la trasmissione degli atti del presente procedimento da Palmi a Roma è avvenuta su esclusiva iniziativa dell’ufficio del pubblico ministero di Palmi e con i tempi da questo ufficio voluti senza che vi sia stata alcuna rivendicazione di competenza o richiesta di trasmissione da parte dell’ufficio del pubblico ministero di Roma". Ne deriva pertanto la volontà di fare emergere quello che non c'era, per motivi di che genere? Politica? Carriera? Volontà di protagonismo? Non lo sappiamo, ma quello che è certo è che si voluta ghettizzare e gettare ombra su tutta la Massoneria, senza arrivare a provare nulla: denaro del contribuente gettato al vento. Giuseppe Criseo Varese Press