OGGI ULTIMO GIORNO PER ACCONTO IMU E TASI
OGGI ULTIMO GIORNO PER ACCONTO IMU E TASI
Oggi lunedì 18 giugno scade il termine per pagare l'acconto di Imu e Tasi. Due giorni in più per il versamento della prima rata, perché la scadenza tradizionale del 16 giugno cadeva di sabato. Dai contribuenti alle casse dei comuni saranno trasferiti circa 10 miliardi di euro. Dalla legge di Stabilità del 2016 alla legge di Bilancio del 2018 è previsto - secondo quanto ricorda Confedilizia - un blocco agli aumenti di aliquota delle amministrazioni comunali che in molti casi hanno già raggiunto la soglia massima. Solo pochi hanno introdotto alleggerimenti.
Secondo un resoconto emesso dalla Uil, l'entrata a fine anno sarà di 20,4 miliardi. Il pagamento interessa 25 milioni di proprietari di immobili (il 41% dei quali dipendenti e pensionati). Nei capoluoghi di provincia l'esborso medio sarà di 1.070 euro totale per una seconda casa (535 euro per l'acconto) con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi città. L' Imu-Tasi sulle prime case di lusso costerà mediamente 2.610 euro. Circa 3,5 milioni di proprietari di seconde case pagheranno l'acconto sulle pertinenze (garage e cantina) con un costo medio annuo di 56 euro (28 per l'acconto).
Devono pagare l'Imu e la Tasi i proprietari e i titolari di diritti reali sugli immobili, con esclusione dei proprietari di prima casa che dal 2017 non pagano nemmeno la Tasi. Sono soggette le 'prime case' di lusso.
L'imposta è dovuta anche dagli affittuari solo se l'immobile non è utilizzato come prima casa. Si paga anche sui terreni edificabili e non su quelli agricoli. L'imposta relativa all'alloggio del portiere e delle parti comuni è versata dall'amministratore di condominio e addebitata ai singoli condomini.
La prima rata dell'Imu e della Tasi per il 2018 è, abbastanza facile da calcolare. Per chi non ha registrato cambiamenti rispetto al 2017, basterà pagare il 50% dell'imposta versata l'anno precedente.
Per gli immobili dati in affitto è previsto che una quota della Tasi, tra il 10 e il 30%, venga pagata dal conduttore se non la utilizza come prima casa: in ogni caso, quest'importo, anche se non dovuto o non pagato dall'affittuario, non va versato dal proprietario. Se il Comune non indica la quota dell'inquilino, questa si considera al 10%.