L’ITALIA È SOLA

L’Italia continua imperterrita il suo percorso di allontanamento dagli altri paesi europei. Rispetto a sette anni fa quando è iniziata la crisi dei debiti sovrani la situazione dei paesi che erano in condizioni simili alle nostre è meno critica rispetto alla nostra.

La nostra Italia è un paese meraviglioso con un incredibile bisogno di essere unica, originale, di primeggiare, ma quasi sempre sbaglia l’obiettivo e invece che conquistare le vette delle classifiche punta decisamente alla maglia nera e lo fa per distacco e in totale solitudine.
Dall’ottava nota di aggiornamento del Superindice  IBL, concomitante con l’inizio della XVIII legislatura si evince che, rispetto a sette anni fa quando l'Italia iniziava a sperimentare quella che sarebbe diventata la crisi dei debiti sovrani, i rapporti tra i paesi in difficoltà e in condizioni simili a quelle italiane sono notevolmente cambiati nel senso che gli altri hanno ricominciato a crescere mentre noi, indifferenti a tutto e tutti, continuiamo il nostro percorso in direzione “ostinata e contraria”.
L’Italia è rimasta orgogliosamente sola in fondo alla classifica.
Nel 2011 lo spread tra i titoli italiani e spagnoli era negativo e vicino ai 50 punti base mentre oggi è positivo e vicino ai 100 punti base, il differenziale di rendimento fra titoli portoghesi ed italiani superava i 400 punti base, oggi è negativo.
L’eredità di un paese in condizioni precarie e in completo isolamento passa al nuovo governo giallo verde e lo fa senza che possa essere esercitato il beneficio di inventario.

Fabrizio Sbardella