Il disagio di un insegnante della formazione professionale di Varese

Ma il mio insegnante deve essere sempre un altro?

Da lunedì scuola al via, si scalderanno i motori anche se mancheranno un po di pezzi, la macchina comunque partirà.
Gli allievi si dimenticheranno di incontrare i loro insegnanti dopo il periodo di vacanza e magari scambiarsi le esperienze estive.
 Arriverà però il momento di verificare cosa è rimasto e cosa ha sviluppato il lavoro fatto con i docenti, durante lo scorso anno formativo... oooops sono cambiati gli attori ed il nuovo volto dell'insegnante sconosciuto alla classe, impone un reset, si resetta tutto.
Arriverà un nuovo docente magari appena uscito dal bozzolo dell'università, si profilano allora tre nuove esperienze, la conoscenza con il gruppo classe, la conoscenza delle regole della struttura, la conoscenza con i colleghi,  che però non potranno sostituirsi a chi è stato escluso dal contesto magari dopo anni di insegnamento e alla faccia della tanto millantata continuità didattica.
Già, tanti paroloni,  densi di significato, poi la realtà, il caos gestionale spruzzato con una dorata auto-celebrazione sostenuta con i numeri, a mo di fuochi d'artificio,  che illuminano la scena con i nuovi assunti.
Ma è la luce di un momento, poi...

volto non ripreso per motivi di privacy