Reinserimento sociale dei detenuti,Regione Lombardia ha stanziato 25 milioni, dal 2005 ad oggi
- /
- 27 settembre 2018 Diritti civili Lombardia
Un protocollo ('Programma 2121') finalizzato a valorizzare l'inclusione sociale dei detenuti attraverso l'inserimento lavorativo è stato firmato dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, questa mattina, all'interno della Casa Circondariale San Vittore di Milano.
25 MILIONI DI EURO PER REINSERIMENTO - "Il reinserimento e l'inclusione sociale - ha detto il presidente Fontana durante l'incontro, al quale ha preso parte anche l'assessore regionale alla Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani - sono principi fondamentali, a livello costituzionale, per il recupero del detenuto. La Regione Lombardia è sempre stata attenta a questi elementi tanto è vero che già dal 2005, quando ricoprivo il ruolo di presidente del Consiglio regionale, abbiamo approvato una legge, la numero 8 ('Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia'), che ha consentito fino ad oggi di stanziare 25 milioni di euro per la realizzazione di interventi volti a raggiungere tale obiettivo".
COINVOLGIMENTO PRIVATI - "Il protocollo siglato oggi - ha aggiunto il governatore -, è importante perché vede unite tutte le istituzioni, ma soprattutto perché attraverso il coinvolgimento dei privati è possibile la creazione di veri posti di lavoro che consentono ai detenuti di mettersi alla prova e calarsi in situazioni che dovranno affrontare quando torneranno in libertà".
PIU' ATTENZIONE AL TEMA DAL GOVERNO NAZIONALE - Il presidente Fontana ha concluso sottolineando che "la carcerazione come modo per recuperare chi ha commesso un errore deve essere rimesso al centro dell'attenzione del governo nazionale. Gli interventi per il reinserimento dei detenuti - ha affermato - sono stati un po' dimenticati. Occorre dare un'accelerata perché fino ad oggi è stato fatto poco. Continuiamo nella direzione presa oggi".
25 MILIONI DI EURO PER REINSERIMENTO - "Il reinserimento e l'inclusione sociale - ha detto il presidente Fontana durante l'incontro, al quale ha preso parte anche l'assessore regionale alla Genitorialità e Pari Opportunità, Silvia Piani - sono principi fondamentali, a livello costituzionale, per il recupero del detenuto. La Regione Lombardia è sempre stata attenta a questi elementi tanto è vero che già dal 2005, quando ricoprivo il ruolo di presidente del Consiglio regionale, abbiamo approvato una legge, la numero 8 ('Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Lombardia'), che ha consentito fino ad oggi di stanziare 25 milioni di euro per la realizzazione di interventi volti a raggiungere tale obiettivo".
COINVOLGIMENTO PRIVATI - "Il protocollo siglato oggi - ha aggiunto il governatore -, è importante perché vede unite tutte le istituzioni, ma soprattutto perché attraverso il coinvolgimento dei privati è possibile la creazione di veri posti di lavoro che consentono ai detenuti di mettersi alla prova e calarsi in situazioni che dovranno affrontare quando torneranno in libertà".
PIU' ATTENZIONE AL TEMA DAL GOVERNO NAZIONALE - Il presidente Fontana ha concluso sottolineando che "la carcerazione come modo per recuperare chi ha commesso un errore deve essere rimesso al centro dell'attenzione del governo nazionale. Gli interventi per il reinserimento dei detenuti - ha affermato - sono stati un po' dimenticati. Occorre dare un'accelerata perché fino ad oggi è stato fatto poco. Continuiamo nella direzione presa oggi".