Il biotestamento è legge: è passato al senato con 180 si e 71 no (6 astenuti)

Il biotestamento è legge: è passato al senato con 180 si e 71 no (6 astenuti) era giià stata approvata alla Camera pertanto ora è Legge dello Stato Dopo una lungo percorso caratterizzato tensioni, appelli, e contrasti la legge incassa il sì dei Palazzo Madama, dopo quello della Camera dei Deputati del 20 aprile e diventa legge dello Stato. La legge è stata approvata con 180 voti a favore, 71 voti contrari e 6 astensioni. Il Senato aveva respinto tutte le proposte emendative, ...

Il biotestamento è legge: è passato al senato con 180 si e 71 no (6 astenuti) era giià stata approvata alla Camera pertanto ora è Legge dello Stato

Dopo una lungo percorso caratterizzato tensioni, appelli, e contrasti la legge incassa il sì dei Palazzo Madama, dopo quello della Camera dei Deputati del 20 aprile e diventa legge dello Stato. La legge è stata approvata con 180 voti a favore, 71 voti contrari e 6 astensioni. Il Senato aveva respinto tutte le proposte emendative, con molte proposte di modifica “cangurate”, cioè ridotte di numero. A favore del disegno di legge, oltre a Pd e M5s anche Ala, Mdp e Sinistra Italiana mentre schierata per il no la Lega e Forza Italia ha lasciato libertà di coscienza. Tra gli emendamenti respinti ieri nell’aula del Senato con voto segreto anche quello a prima firma Gaetano Quagliariello (Idea), che chiedeva di mantenere sempre i trattamenti di sostegno vitale, ovvero l'idratazione e nutrizione. I punti fondamentali del provvedimento sono riassuntivamente che - nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata;
  • il consenso per il minore è espresso dai genitori o dal tutore tenuto conto della volontà della persona minore

  • ogni persona maggiorenne capace di intendere e volere può esprimere le proprie Convinzioni o preferenze in materia di trattamenti sanitari

  • le “” (DAT), sempre revocabili, sono vincolanti per il medico possono essere sottoscritte da un notaio è pubblico ufficiale da un medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato

  • sono consentite anche le disposizioni videoregistrate del paziente e, in caso di urgenza o di emergenza, la revoca può avvenire oralmente davanti a due testimoni

  • pianificazione delle cure tra medico e paziente in caso di una patologia cronica invalidante con prognosi infausta.

Roma 14 dicembre 2017 Fabrizio Sbardella