Solidarietà alla collega dell'agenzia formativa di Varese

sono parecchie le firme a sostegno della collega

Cara collega,
Abbiamo ascoltato il tuo sfogo e vogliamo risponderti perché
 non sei sola.

Quest'anno l'inizio delle attività formative è stato triste:
abbiamo perso una collega competente e motivata, innamorata
 del suo lavoro, capace di appassionare ad una materia complessa 
anche gli allievi più svogliati e capace di contenere anche le classi più difficili ...
Una collega seria e presente.
Una collega che spiega in modo così chiaro e interessante da 
spingere un bidello a fermarsi a scuola fuori dall'orario di lavoro,
 aprire leggermente la porta dell'aula e sedersi in corridoio ad 
ascoltare le sue lezioni.
Una collega che ha lavorato con noi per 4 anni scolastici
 consecutivi e che, improvvisamente, non è andata più bene... 
sparita nel nulla.
Il primo giorno di scuola i suoi allievi di terza ci hanno chiesto 
perché non possono avere la loro insegnante l'anno dell'esame...
 perché non possono avere lei che li ha preparati sino ad oggi, lei che 
"quando spiega, si capisce", lei che dà loro sicurezza.... perché
 devono cambiare  professore e perché proprio all'esame.
E quella sera si sono certamente fatti la stessa domanda anche
 i loro genitori.
E... al di là della didattica...
Un adolescente, in una fase già delicata della sua vita, non ha
 diritto a figure educative stabili?
Un adolescente non ha diritto ad un bene autentico che solo in
 un legame consolidato nel tempo può nascere tra lui e i suoi
 maestri?
Non c'è sul serio altra soluzione?
Con affetto e stima,
I tuoi colleghi

 

La collega a cui si riferisce la lettera, e' quella che ha parlato dei suoi problemi, del suo stress e della sua vita messa in discussione a scuola.
Ne avevamo parlato in precedenza, e vi rimettiamo il link per coloro che non lo avessero visto.http://varesepress.info/diritti-civili/varese-val-ceresio/il-disagio-di-un-insegnante-della-formazione-professionale-di-varese.html