San Siro alla Baraggia di Viggiù nei luoghi del cuore FAI
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- 11 giugno 2018
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- Views 144 Cultura Varese/Valceresio
San Siro alla Baraggia di Viggiù era un convento comprendente la chiesa, forse dipendente dal cenobio di Sant'Elia.
L'edificio ecclesiastico ha una sola navata absidata con un piccolo campanile e risale al periodo romanico.
Le pitture esistenti consistono in una teoria di 8 Santi.
San Rocco e San Ambrogio, quest'ultimo chiaramente riconducibile alla Bottega di Galdino da Varese, circondano Maria Vergine con il bimbo.
Nel Catino absidale si impone la figura di Cristo Pantocratore entro la classica mandorla, in atto benedicente, circondato dagli Evangelisti.
È uno schema classico e consolidato.
A dir poco devastante e lo Stato degli edifici del vecchio Convento mentre la chiesa è stata sbarrata a seguito della penetrazione di vandali.
Giuseppe Terziroli, attentissimo osservatore dei beni artistici varesini (e' grazie al Comitato di cui è segretario che il gioiello di Santo Stefano di Bizzozero è risorto a nuova vita a seguito dei restauri avvenuti a partire dal 1970) ha pensato bene di inserire San Siro nel portale dei luoghi del cuore FAI giunto alla nona edizione il 31 maggio ultimo scorso.
Attraverso questo sondaggio nazionale ciascuno potrà votare il sito più caro che vorrebbe fosse ricordato e conservato intatto per le generazioni future.
Si è così partiti da una posizione vicino alla 500a con 4 voti e la ultima rilevazione parla di quasi 400 voti a poca distanza dai primi 20 in classifica. Ora sono quasi 1500 gli iscritti in gara.
Come si è potuti arrivare a ciò?
Giuseppe Terziroli ha immediatamente stretto un sodalizio con il gruppo Facebook "la Varese nascosta" che ha oltre 13.000 iscritti alla cui guida è Luigi Manco.
Si sono aggiunti gli Amici dei musei Viggiùtesi, guidati dalla giovanissima Anastasia Avveduto.
Il promotore insieme a Manco stanno combattendo giorno per giorno una gara difficilissima accanto a luoghi del cuore sostenuti da comitati, istituzioni molto importanti in tutta Italia.
Vi sono anche in palio contributi diretti da parte dello stesso FAI e di banca INTESA SAN PAOLO.
Ma l'obiettivo principale rimane quello di accendere i fari sulla proprietà trascuratissima in capo ad un'importante fondo eclesiastico e, per quanto riguarda solamente la chiesa, al comune di Viggiù che nella figura del sindaco Antonio Banfi ha già predisposto un piano di azione al momento in stand by.