Saronno festeggia i 20 anni del Museo delle Industrie e del Lavoro

Il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese ha festeggiato i suoi primi 20 anni di vita. Per l’occasione è stato organizzato un evento molto partecipato che ha dato la possibilità agli interessati di conoscere il nuovo materiale del Museo: la donazione di un’intera e ricca collezione di radio d’epoca della famiglia Cutruli. Sempre per l’occasione, Poste Italiane ha realizzato un annullo filatelico speciale che verrà applicato su 4 cartoline a serie limitata.

A testimonianza dell’importanza del Museo, va ricordato che ha anche ottenuto il riconoscimento come Soggetto di rilevanza regionale.

All’evento non è voluto mancare il Sindaco della Città, Alessandro Fagioli. Con lui presenti anche gli assessori Maria Assunta Miglino (Cultura) e Dario Lonardoni (Lavori Pubblici).

“Un luogo davvero importante - ha detto il primo cittadino durante il suo intervento - in quanto rappresenta un punto di riferimento di ciò che è stata la Città nel recente passato e in quello più lontano. Una storia caratterizzata da trasformazioni veloci dovute dal cambiamento delle tecnologie, del lavoro è più in generale del mercato del lavoro”.

“Altro aspetto rilevante - ha proseguito - riguarda il valore educativo del Museo per i nostri ragazzi, grazie all’opportunità che offre loro di capire realmente i sacrifici e i lavori usuranti svolti dai nostri padri e nostri nonni”.

In chiusura il Sindaco ha voluto ringraziare tutti coloro che “tengono vivo questo luogo dando un servizio importante alla Cittadinanza”.

Ringraziamenti sono stati espressi anche dall’assessore Miglino, che nel suo intervento ha posto l’accento sulla “ricca collezione presente nel Museo, che negli anni è diventata sempre più consistente”.

“Museo dei record”, l’ha soprannominato l’assessore, “perché - ha spiegato - “sono presenti beni di immenso valore”. “Un luogo che suscita grande emozione - ha detto ancora - come viene dimostrato tutte le volte che accompagno i ‘miei’ studenti, i quali si meravigliano del patrimonio presente”.

Tra i macchinari più significativi ricordo le linee produttive dei manufatti della ‘Lazzaroni’ che nel 1888 si inseriva nella ‘premiata fabbrica degli Amaretti di Saronno’. Presenti anche realizzazioni dei ‘Parma’, colei che è stata la prima fabbrica di cassaforti in Italia. Sempre qui possiamo trovare le prime ruote per auto realizzate da Giulio Gianetti, come anche le prime penne a sfera, tra le prime radio. Queste e altre sono le ricchezze presenti nel Museo che rappresenta un gioiello da custodire”.