A sorpresa nessuno ha candidato Vanna Marchi

A sorpresa nessuno ha candidato che in questa campagna avrebbe potuto dare un grandissimo contributo nelle televendite di promesse irrealizzabili. Il termine per la presentazione delle liste di candidati è scaduto, i giochi sono fatti e anche stavolta non ci siamo fatti mancare niente: nani, ballerine, saltimbanchi e ciarlatani tornano in gara a fianco di qualche galantuomo, di qualche pezzo di antiquariato e all’usato (e abusato) sicuro. In questa campagna elettorale basata ...

A sorpresa nessuno ha candidato che in questa campagna avrebbe potuto dare un grandissimo contributo nelle televendite di promesse irrealizzabili.

Il termine per la presentazione delle liste di candidati è scaduto, i giochi sono fatti e anche stavolta non ci siamo fatti mancare niente: nani, ballerine, saltimbanchi e ciarlatani tornano in gara a fianco di qualche galantuomo, di qualche pezzo di antiquariato e all’usato (e abusato) sicuro. In questa campagna elettorale basata sul fake (che è una bella parola inglese che sta per balla) manca a sorpresa la regina delle televendite capace di vendere sale miracoloso e filtri d’amore: nessuno ha preso in considerazione di inserire nelle proprie liste la grande imbonitrice. [caption id="attachment_61811" align="alignnone" width="640"] Vanna Marchi[/caption] Eppure lei avrebbe potuto vendere, molto meglio delle brutte copie attuali che cercano di imitarla malamente, vendere in modo convincente tutte le balle clamorose, fantasiose, irreali, impossibili che hanno la stessa funzione del sale cioè sono solo balle. Lei era un personaggio discutibile e deprecabile, ma la sua figura sanguigna con la voce stridula della vicina di casa rompiscatole era un originale mentre oggi nella scatola magica della tv si susseguono personaggi fake venditori di fake (tradotto in balabiott casciaball) che hanno sostituito il sale e i filtri d’amore con promesse false e analisi false e il vile denaro con il potere e la celebrità. In questa campagna elettorale in cui tutti parlano di andare contro e di togliere, di eliminare e abrogare, manca un personaggio come la mitica regine delle televendite perché le sue balle almeno erano sogni e illusioni e nella loro falsità parlavano di aggiungere e non di togliere come fanno i suoi tristi mediocri imitatori. [caption id="attachment_61812" align="alignnone" width="640"] pozione magica[/caption] Unico personaggio originale di questa putrida palude di imbonitori resta il grande Silvio che, non a caso, è stato grande protagonista della stessa epopea (il protagonista principale) della nascita-crescita-sviluppo-trionfo della scatola magica in cui sono stati protagonisti anche la Vanna Marchi, le ballerine di Colpo Grosso, Mike Bongiorno e le ciacole da pianerottolo messe in piazza. Il grande vecchio (spero non si offenda per questa affettuosa definizione) aveva capito tutto fin dall’inizio: alla gente devi raccontare solo le storie che desiderano ascoltare, devi inventare una costruzione verbale alle loro illusioni qualunque esse siano, senza il problema di confrontarsi con la realtà dei fatti (per quello ci sono apposta i governi tecnici). Ogni popolo in democrazia ha il governo che si merita (con il destino che ne consegue) e nell’ultimo quarto di secolo dopo la caduta delle ideologie e dei partiti/divisa che potevi indossare con orgoglio da qualunque parte tu avessi scelto di militare (che nostalgia usare questo verbo) è rimasta solo la confusione ed il disordine con tutta una serie di governi di destra che hanno fatto promulgare leggi di sinistra e governi di sinistra che hanno fatto promulgare leggi di destra. Milano 30 gennaio 2018 Fabrizio Sbardella