Immigrazione illegale diffonde terrorismo, sono parole di Aung San Suu Kyi

Immigrazione illegale diffonde terrorismo, sono parole pronunciate da accogliendo i ministri degli esteri europei e asiatici a Naypyidaw Nel suo discorso pronunciato per accogliere nella capitale Naypyidaw i ministri degli esteri asiatici ed europei la premio Nobel per la pace nonché presidente nonché Consigliere di Stato della Birmania, Ministro degli Affari Esteri e Ministro dell'Ufficio del Presidente ha detto che “Conflitti e instabilità nel mondo sono in parte dovuti all...

Immigrazione illegale diffonde terrorismo, sono parole pronunciate da accogliendo i ministri degli esteri europei e asiatici a Naypyidaw

Nel suo discorso pronunciato per accogliere nella capitale Naypyidaw i ministri degli esteri asiatici ed europei la premio Nobel per la pace nonché presidente nonché Consigliere di Stato della Birmania, Ministro degli Affari Esteri e Ministro dell'Ufficio del Presidente ha detto che “Conflitti e instabilità nel mondo sono in parte dovuti all'immigrazione illegale che diffonde il terrorismo". Le sue parole si riferivano probabilmente alla crisi dei Rohingya. Molti in Birmania considerano i profughi della minoranza musulmana immigrati illegali e li accusano di atti terroristici. "L'immigrazione illegale diffonde terrorismo e violenza, conflitti sociali e persino la minaccia di una guerra nucleare", ha sottolineato la premio Nobel. Aung San Suu Kyi è al centro di discussioni per la repressione dei Rohingya che, secondo le stime in 620mila sono stati costretti alla fuga dallo stato occidentale di Rakhine e sono in Bangladesh in condizioni terribili. La versione del Governo locale è quella che l’attacco ai ribelli Rohingya è avvenuto solo dopo una serie di attacchi mortali contro posti di polizia alla fine di agosto. Al contrario i rifugiati che si sono ammassati nei campi in Bangladesh, dove le condizioni di vita sono veramente difficili, raccontano di violenze, assassinii, stupri nei confronti di civili da parte delle forze di sicurezza. La commissaria europea alla politica estera Federica Mogherini ha visitato con i ministri degli Esteri di Asia ed Europa i campi profughi in Bangladesh vicini al confine con Myanmar, dove si sono raccolte frotte famiglie di appartenenti alla minoranza musulmana nell'ex Birmania, in fuga dalle violenze dell'esercito. Mogherini ha detto che intende affrontare con la leader de facto di Myanmar Aung San Suu Kyi che incontrerà a Yangon la crisi dei Rohingya. Roma 20 novembre 2017 Fabrizio Sbardella