La più insidiosa delle droghe è internet

E’ la rete la nuova insidiosissima droga che dilaga sempre più in tutte le fasce d’età. Social, pornografia giochi e gioco d’azzardo sono le nuove “sostanze”, entrano nelle nostre case senza impedimenti e senza che venga percepita la loro pericolosità.

In una intervista rilasciata all’Huffpost il prof. Gianluigi Gessa, neuropsicofarmacologo, dice che: "La rete entra in casa ed è più seducente di una nonna che racconta le fiabe" ... "del web si può diventare schiavi"

La “dipendenza da web” sta catturando fasce di utenti sempre più vaste di persone di tutte le età e, secondo il neuropsicofarmacologo, presenta elementi comuni con le droghe tradizionali, meglio conosciute, come quelle da cocaina o da cannabis o come il cibo nei casi di fame compulsiva.
Secondo Gianluigi Gesso tutte forniscono emozioni utili ai comportamenti che servono alla sopravvivenza come mangiare, accoppiarsi o uccidere (inteso nel senso metaforico di vincere sull'altro).
Per il neuropsicofarmacologo anche la rete, come le droghe, seduce, presentando un mondo più bello di quello reale.
La dipendenza da internet è particolarmente insidiosa perché anche se sei dipendente da un farmaco tu non vivi solo per quello, mentre per quel che riguarda la rete rischi di diventare prima cliente e poi schiavo con la conseguenza che si cominciano a registrare che i deficit sessuali tra i giovanissimi sono conseguenza del fatto che il comportamento sessuale vero viene degradato da quello virtuale.
Il pericolo delle nuove dipendenze è pesantissimo perché gli interessi in gioco sono altissimi perché, ad esempio, il "porno Internet" realizza bilanci stratosferici e sarà quindi molto difficile eliminarlo.
Nel nord Europa, in Inghilterra, negli Stati Uniti aumentano le strutture che offrono aiuto e sostegno ai dipendenti dal web mentre dalle nostre parti la politica si limita ad interrogarsi se sia il caso o meno di proibire il gioco d'azzardo online e questo sta a dimostrare che il problema non è ancora molto sentito.
Il neuropsicofarmacologo ricorda che in passato aveva dichiarato che, in una classifica di pericolosità collegata alla reale tossicità, la cannabis non la avrebbe messa in testa, ma dopo alcol, eroina, cocaina in forma di crack e nicotina.
Parlare semplicemente di dipendenza dalla rete è fuorviante per il professor Gessa perché questa è solamente un contenitore che
eroga le droghe contenute nei programmi, nelle applicazioni e dunque si dovrebbe discutere della pericolosità di queste erogazioni che sono fondamentalmente quattro.
Una è costituita da giochi e molto utilizzata da giovani, giovanissimi e bambini, la seconda è il gioco d'azzardo poi vengono i social e infine la più pericolosa che è il porno internet.
La dipendenza dalla rete si diffonde con più vigore nei paesi in cui c'è internet e la vita non è gratificante e per il momento la maggior diffusione è in Cina e in corea del Sud.
In Italia gli studi in proposito non sono molto approfonditi, ma dalla diffusione delle applicazioni le nuove dipendenze sembrano avere avuto una diffusione di gran lunga superiore a quelle tradizionali.
Una ulteriore difficoltà deriva dal fatto che lo stato può intervenire sul fronte delle droghe, ma le nuove dipendenze ormai sono talmente entrate nelle case e nelle famiglie e anche nell’uso quotidiano al punto che i video giochi vengono addirittura usati per addormentare i bambini.
Il filosofo Umberto Galimberti ha detto di non preoccuparci di ciò che possiamo fare per modificare la rete, perché è lei che ci modificherà.