Qual è il meccanismo che scatta nella mente dei terroristi?
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- 16 febbraio 2018 Cultura Editore-Criseo
Qual è il meccanismo che scatta nella mente dei terroristi ma anche di coloro che vivono e fanno proselitismo nelle sette in genere? Domanda complessa e misteriosa per noi comuni mortali sempre più atterriti dalla violenza e dal sangue che vediamo scorrere. Attentati contro civili, donne e bambini, con persone squartate ancora vive, cose terribili che arrivano da certe zone in cui il terrore è la norma. La domanda particolarmente pesante visti i tempi in cui viviamo,...
Qual è il meccanismo che scatta nella mente dei terroristi ma anche di coloro che vivono e fanno proselitismo nelle sette in genere? Domanda complessa e misteriosa per noi comuni mortali sempre più atterriti dalla violenza e dal sangue che vediamo scorrere. Attentati contro civili, donne e bambini, con persone squartate ancora vive, cose terribili che arrivano da certe zone in cui il terrore è la norma. La domanda particolarmente pesante visti i tempi in cui viviamo, l'abbiamo rivolta al Prof. Petr Živný che Vi abbiamo già fatto conoscere con l'intervista sull'ipnosi: https://www.varesepress.info/2018/02/ipnoterapia-giuseppe-criseo-intervista-il-prof-petr-zivny-psicologo-psicoterapeuta/ "Il terreno fertile per la creazione degli individui che facilmente possono diventare membri delle varie sette estremistiche e candidati al martirio nasce già nella propria famiglia che non è riuscita a dare sicurezza psicologica, affetto, amore e portare ad una giusta autostima e equilibrio psichico. Capita che un’esperienza con i compagni a scuola e con gli insegnanti a volte possa essere molto traumatica. Inoltre, dobbiamo prendere in considerazione anche la genetica, cioè un’inclinazione al comportamento maniacale con estremismo, esibizionismo, narcisismo, una struttura psicopatica e vari disturbi di personalità. Si tratta molto spesso degli individui introversi, molto solitari, senza amici e contatti sociali. La nostra società è in molti aspetti malata, caratterizzata da una grande insicurezza esistenziale, corruzione, inganno e di mancanza dei valori tradizionali, incapace di offrire i sufficienti posti di lavoro. Il cristianesimo - la religione tradizionale di Europa - ha perso di autorità e di credibilità. Alcuni giovani si trovano in ricerca di sicurezza e di alti ideali, ma essendo deboli e incapaci di avere pazienza, cercano delle ricette molto veloci. Per le suddette ragioni diventano molto facilmente suggestionabili quando incontrano le strutture estremistiche che promettono i vari premi, invitano all’eroismo, martirio, offrono un determinato ruolo sociale di importanza con il quale i giovani compensano vari complessi di inferiorità e diventano importanti e famosi. Trovano un specifico ruolo. Purtroppo, nell’ambito che porta alla violenza dove alla fine loro stessi diventano vittime perdendo completamente la razionalità, visione panoramica e obiettività: diventano fanatici. Inoltre, vengono bruscamente separati dal mondo esterno che percepiscono come qualcosa di molto negativo. In questo modo possono essere molto facilmente manipolati. Raggiungono uno stato di coscienza modificata, una specie di uno stato costantemente fortemente euforico che li fa perdere tutti i freni sociali precedenti. In virtù di un “altissimo ideale”, con i “comandi postipnotici” inseriti nei processi inconsci, possono ammazzare gli altri e uccidere anche loro stessi. Come prevenire? Cercare di migliorare la qualità delle nostre famiglie, trasmettere valori e ideali positivi, dedicare una speciale importanza all’educazione scolare che non serve soltanto per acquisire delle nuove conoscenze ma all’efficace educazione etica. Inoltre, è importante informare i cittadini costantemente dei pericoli legati all’attività e propaganda delle sette e dell’estremismo politico e religioso. Spesso se ne parla soltanto quando succede un crimine, ma non sufficientemente in anticipo. In questo senso i mezzi di comunicazione devono nel futuro fare molto di più." Ringraziamo il professore per la disponibilità ad affrontare un tema delicato e importante che sta mettendo in dubbio la civiltà occidentale, proiettandoci verso lidi inesplorati e incerti. Giuseppe Criseo Varese Press