Busto.Miniartextil Borderline, la rassegna di arte tessile contemporanea
- 12 giugno 2018
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- Views 62 Cultura Busto Arsizio
comunicato stampa
Ha chiuso in bellezza la
mostra Miniartextil Borderline, la rassegna di arte tessile contemporanea che
dal 13 maggio e' stata esposta nella collocazione ideale e "naturale"
del Museo del tessile.
Il pomeriggio di ieri è stato infatti dedicato ai bambini, "il pubblico di
domani - afferma l'assessore alla Cultura Manuela Maffioli - che abbiamo
coinvolto con visite guidate e laboratori ad hoc gestiti dal servizio di
didattica museale, proprio per contribuire alla loro educazione alla bellezza e
all'arte. Bambini stimolati ad osservare le opere d'arte, bambini che
dimostrano curiosità e interesse davanti a materiali e a forme insolite,
bambini che provano a loro volta a sperimentare con colori, fili, fibre,
saranno senza dubbio giovani e adulti sensibili alle proposte artistiche e
culturali in generale."
Le sale del museo, oltre ai piccoli partecipanti ai laboratori didattici, hanno
accolto i bambini delle seconde A e B delle elementari Pontida che dopo
la visita guidata della scorsa settimana hanno lavorato in classe sulla
mostra.
"Ieri sono tornati accompagnati da genitori e insegnanti per presentare le
loro riflessioni e per mostrarci le loro opere preferite: ci hanno stupito le
loro interpretazioni, in alcuni casi hanno saputo trovare significati a cui non
avevamo ancora pensato. Non avrei potuto desiderare una conclusione
più significativa di questa, nella bellezza dei loro occhi curiosi e interessati
ho trovato il senso più profondo di questa iniziativa, al di là dei numeri
comunque molto lusinghieri" osserva Maffioli che nella giornata conclusiva
ha voluto accanto a sè uno dei più convinti sostenitori della mostra come
elemento di rilancio anche per il settore tessile, lo storico del territorio
Luigi Giavini.
In un mese la mostra è vista infatti da 1250 persone, di cui 160
studenti. Numerosi anche i gruppi organizzati, dai commercianti, agli
industriali di Univa, dagli "studenti " dell'Università cittadina,
agli appassionati di fotografia, dai dipendenti Agesp, agli sponsor.
Successo anche per le
visite guidate del sabato e della domenica pomeriggio: "sono davvero
soddisfatta, sono numeri importanti per Busto e per una mostra alla prima
edizione per il nostro territorio. La mostra è piaciuta non solo per il
suo aspetto artistico, ma anche perché parla della nostra cultura, della nostra
identità, strettamente legate e determinate dal tessile" continua
Maffioli.
Della mostra hanno parlato testate nazionali e di settore, riportando Busto e
il suo museo all'attenzione degli appassionati e anche del pubblico più
vasto: "un primo passo per dare concretezza a quanto ripeto da
sempre: fare cultura ad alti livelli può servire al rilancio della città anche
dal punto di vista economico, per farne altri in questa direzione abbiamo
però bisogno del sostegno dei privati che già in questa occasione hanno
dimostrato un'attenzione molto incoraggiante e sono già pronti ad ascoltare
altre proposte. Li ringrazio di cuore ad uno ad uno, così come ringrazio tutto
il personale comunale che in queste settimane si è alternato nelle sale per
garantire l’apertura della mostra" conclude l'assessore, senza dimenticare
un appello alle associazioni che utilizzeranno le sale del museo ad averne la
massima cura.