Violenza sessuale su minore: tre sono gli episodi contestati a Domenico Piccolomo, fratello minore di Giuseppe, il killer delle mani mozzate ammesso al rito abbreviato per il processo dell'11 settembre
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Domenico Piccolomo è stato ammesso al rito abbreviato e il processo è fissato
per l’11 settembre, gli sono contestati tre episodi di violenza e le presunte vittime all’epoca
delle contestazioni erano tutte minorenni (16 anni)
Il Piccolomo è il fratello minore del cosiddetto “killer
delle mani mozzate” Giuseppe Piccolomo, già condannato all’ergastolo e ora in
giudizio in Corte d’Assise imputato per l’omicidio della moglie.
Il presunto stupratore seriale, dopo circa sei mesi
dal suo arresto verrà processato per violenza sessuale su due sedicenni e ora
anche per gli abusi sulla figlia della sua compagna, commessi 12 anni fa, quando
la ragazza aveva 16 anni.
La ragazza, ora maggiorenne, lo ha denunciato e ha
raccontato le violenze sessuali subite per mesi e mesi dal compagno della madre
che lei chiamava “papà” e gli avvocati di parte civile hanno richiesto la
sospensione della prescrizione
È spuntato anche un super testimone, un familiare, che
ha confermato i fatti contestati al Piccolomo nei confronti della allora
sedicenne.
Gli avvocati della donna hanno cercato di chiarire i dubbi
per la sua confessione tardiva sostenendo che non è mai troppo tardi e che una
denuncia della ragazza all’epoca dei fatti non avrebbe sortito nessun risultato
dal punto di vista giudiziario.
L’arresto del “papà” accusato da altre due ragazze di
avere commesso abusi sessuali su di loro ha riaperto la ferita e di conseguenza
la Procura ha riaperto la vecchia segnalazione di Cristina Zani e, sentito lei
e il marito, ha aggiunto la vicenda al fascicolo processuale.
La donna nel 2006 si era recata dai carabinieri e
aveva raccontato gli episodi subiti per due anni dal patrigno, ma dopo qualche
mese era ritornata, accompagnata dallo stesso che la avrebbe costretta a
ritrattare e questo allora è stato sufficiente per chiudere il caso.