Turbigo, disperazione delle famiglie dei morti
La comunità di Turbigo è stupita e rammaricata dalla sentenza sui morti a causa dell'amianto. IL CASO CLAMOROSO RIGUARDA OTTO LAVORATORI DECEDUTI PER MESOTELIOMA PLEURICO , L’ACCUSA ERA DI “ non aver informato adeguatamente gli otto lavoratori deceduti sui rischi che correvano stando a contatto con l’amianto”. Due imputati sono deceduti di recente, gli altri quattro – sotto accusa per omicidio colposo – sono stati invece assolti “per non aver commesso il fatto” dal Tribunale di Milano. Era st...
La comunità di Turbigo è stupita e rammaricata dalla sentenza sui morti a causa dell'amianto. IL CASO CLAMOROSO RIGUARDA OTTO LAVORATORI DECEDUTI PER MESOTELIOMA PLEURICO , L’ACCUSA ERA DI “ non aver informato adeguatamente gli otto lavoratori deceduti sui rischi che correvano stando a contatto con l’amianto”. Due imputati sono deceduti di recente, gli altri quattro – sotto accusa per omicidio colposo – sono stati invece assolti “per non aver commesso il fatto” dal Tribunale di Milano. Era stata contestata pure l’aggravante della violazione delle norme di sicurezza, ma l’avvocato Carlo Baccaredda Boy ha sostenuto che dal dibattimento e dall'analisi della letteratura scientifica "non c'è certezza che la presunta condotta omissiva" degli ex manager sotto accusa "sia stata una causa" possibile dell'insorgere della forma di tumore per cui sono morti gli otto operai o del suo "aggravarsi". E quindi non essendo provato, secondo le ricostruzioni dei periti di parte, il nesso tra causa ed effetto, il Tribunale ha ritenuto di assolvere gli imputati. “Questi periti hanno sostenuto la tesi della difesa mettendo in discussione in particolare il ruolo causale attribuito alle dosi cumulative nella determinazione del mesotelioma pleurico – spiega Luigi Mara, consulente al processo per Medicina Democratica” Escono sconfitti il comune di Turbigo e l’ Inail, che avevano chiesto un risarcimento complessivo di tre milioni e 800 mila euro e naturalmente i famigliari che hanno inveito contro la sentenza: «prima di ammalarsi mio marito era il ritratto della salute», ha detto la moglie di Mario Ranzani, uno degli operai morti. «L'amianto ha ucciso il padre dei miei figli - ha proseguito - dopo un'agonia durate un anno». La legge ha fatto il suo duro corso, ora si attendono le motivazioni: “Non ci aspettavamo questa decisione. Aspettiamo di leggere le motivazioni, poi faremo ricorso in appello”, dichiara l’avvocato Laura Mara, legale dell’
Associazione italiana esposti amianto e di
Medicina democratica e rappresentante delle parti civili nel processo. Lottatoreunico foto tratta dal sito:
http://www.tuttoamianto.com/patologie/