TTIP UE-USA COSA SIGNIFICA QUESTA SIGLA CHE INTERESSA IL NOSTRO QUOTIDIANO ANCHE A VARESE?
TTIP UE-USA COSA SIGNIFICA QUESTA SIGLA CHE INTERESSA IL NOSTRO QUOTIDIANO ANCHE A VARESE? Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un trattato di liberalizzazione commerciale in corso di negoziazione dal 2013 tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che verrà firmato entro il 2016, con lo scopo di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese esportatrici e definire norme che rendano più agevole ed equo esportare, importare e investire, prevedendo un arbitrato sovranaziona...
TTIP UE-USA COSA SIGNIFICA QUESTA SIGLA CHE INTERESSA IL NOSTRO QUOTIDIANO ANCHE A VARESE? Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un trattato di liberalizzazione commerciale in corso di negoziazione dal 2013 tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che verrà firmato entro il 2016, con lo scopo di ridurre gli oneri amministrativi per le imprese esportatrici e definire norme che rendano più agevole ed equo esportare, importare e investire, prevedendo un arbitrato sovranazionale (ISDS) per risolvere le controversie tra aziende straniere e singoli governi che violano le clausole liberatorie del trattato. Esso coinvolge UE e USA che rappresentano il 45% del PIL mondiale ed oltre 800 milioni di cittadini, generando un impatto storico sull’economia internazionale, con un aumento del PIL tra lo 0,5%-1% pari a 120 miliardi di euro, un beneficio di ca. 500 euro/anno in più per ogni famiglia in Europa ed un incremento di ca. il 30% equivalente a 200 miliardi di euro degli scambi Italia verso USA. Le tre principali aree di intervento del trattato (accesso al mercato, ostacoli non tariffari, questioni normative) toccano tutti i settori produttivi, esercitando grande attenzione nei confronti del comparto agroalimentare che rappresenta un’eccellenza del Bel Paese. I favorevoli evidenziano la creazione di nuove opportunità economiche e posti di lavoro, la riduzione dei prezzi delle materie prime ed una vasta scelta di prodotti da offrire ai consumatori, fenomeni anche derivanti dalla riduzione di alcuni vincoli sanitari e burocratici. I contrari sottolineano che l’abbattimento di alcuni importanti ostacoli apra le porte a trattamenti oggi vietati nella UE, comprometta la corretta informazione e tutela della salute dei consumatori ed i principi di sostenibilità ambientale e benessere animale e non tuteli i prodotti tipici (DOP, IGP, STG) di cui l’Italia ne vanta ben 271. Una corretta informazione sul tema di grande attualità e di elevato impatto economico per il settore agroalimentare italiano, la fiducia dei consumatori, la salute dei milioni di cittadini e lo sviluppo delle imprese, mi stanno molto a cuore. Parteciperò a questa importante conferenza internazionale portando la voce delle PMI nazionali, cercando di difendere il MADE IN ITALY con tutte le mie forze, come sempre, auspicando che qualità e salubrità legati ai marchi di denominazione protetti, possono domani come oggi garantire la filiera di produzione, delle materie prime e dei controlli igenico sanitari-chimico batteriologici, fianco a fianco ai tecnologi nazionali, fiori all'occhiello, per le attività di controllo e di collaborazione a favore delle nostre imprese. Marco Colombo Presidente Aime Agroalimentare