Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia,protesta contro l'annunciata intervista di "Porta a porta" al figlio di Totò Riina. "Mi auguro che in Rai ci sia un ripensamento. Ma se questa sera andrà in onda l'intervista al figlio di Totò Riina, avremo la conferma che 'Porta a Porta' si presta ad essere il salotto del negazionismo della mafia e chiederò all'Ufficio di Presidenza di convocare in Commissione la Presidente e il Direttore generale della Rai". I giornalisti fanno il loro lavoro ed è quindi logico che Vespa tenti il " colpaccio" in termini di audience, e su questo non si può dire nulla. Il punto semmai è un altro. l'utilizzo della tv di Stato. La tv che tutti ( o quasi) paghiamo o dovremmo pagare, per ascoltare e vedere quanto ci viene proposto senza poter intervenire, a partire dagli show leggeri per finire con cose di parte ( solo alcune) con persone ed argomenti già sentiti più volte e senza incidere con soluzioni concrete per i cittadini. Quando va bene volgarità e leggerezze o banalità come si voglia dire. In questo caso specifico è opportuno, anche non è il padre ma il cognome è quello dare spazio al figlio di un criminale di tale statura ( negativa)? L'interrogativo non è da poco, in quanto ribadiamo si tratta di un mezzo pagato dai cittadini ai quali magari sarebbe opportuno chiedere in anticipo se interessati a un giovane che dirà che lui non c'entra nulla, piuttosto che ad altre inchieste per es. sul petrolio o sulle banche!   http://www.opinionstage.com/polls/2348974/edit Giuseppe Criseo Varese Press