Popolari:elezioni locali subito sì, ma uniti per l’Alternativa

Elezioni locali subito sì, ma uniti per l’Alternativa   Condividiamo la proposta annunciata ieri da Corrado Passera di anticipare il voto nelle grandi città per evitare il perpetrarsi di situazioni di totale sfilacciamento politico amministrativo, come nei casi di Roma, Milano e Napoli.   Il tentativo di rinviare a Giugno i rinnovi dei consigli comunali, attraverso  il quale Matteo Renzi spera di risolvere i problemi interni al PD nelle diverse situazioni local...

Elezioni locali subito sì, ma uniti per l’Alternativa   Condividiamo la proposta annunciata ieri da Corrado Passera di anticipare il voto nelle grandi città per evitare il perpetrarsi di situazioni di totale sfilacciamento politico amministrativo, come nei casi di Roma, Milano e Napoli.   Il tentativo di rinviare a Giugno i rinnovi dei consigli comunali, attraverso  il quale Matteo Renzi spera di risolvere i problemi interni al PD nelle diverse situazioni locali, costituisce un equivoco espediente destinato solamente  ad aggravare le già precarie condizioni di governo di quelle città.   Agli amici di Italia Unica, tuttavia, rivolgiamo l’ennesimo invito a superare quella che appare come un’ingiustificata presunzione di autosufficienza e di aprirsi, invece, al confronto con gli amici del Patto di Orvieto per costruire a Milano, come a Roma, a Napoli e negli altri comuni in cui si vota, liste unitarie con quanti sono interessati a concorrere alla soluzione dei problemi locali impegnati , altresì, nella prospettiva politica di un alternativa al renzismo e al grillismo.   Alla prossima riunione convocata dagli amici del patto di Orvieto il 20 Gennaio p.v. a Roma  si dovranno sciogliere definitivamente questi nodi  e far partire dal basso i comitati civico popolari per l’ alternativa.   Si dovranno concordare i candidati a Sindaco nelle diverse città e, in caso di candidature plurime e alternative, ricorrere al metodo delle “cittadinarie” attraverso cui far scegliere dagli elettori il candidato dell’area dell’alternativa.   Presumere di essere portatori di un’autonoma e autoreferenziale capacità di attrazione del consenso, senza passare attraverso le procedure democratiche indicate, porterebbe solo a sicure sconfitte, alla colpevole lacerazione di unificazione delle forze dell’alternativa e alla impossibilità  di offrire un serio ricambio alle gestioni fallimentari della sinistra.   Da parte nostra nessuna  preclusione aprioristica, ma la determinazione a procedere secondo metodi e regole condivise.   Ettore Bonalberti www.insiemeweb.net www.don-chisciotte.net