Movimento Poliziotti,un poliziotto per sempre, con la Polizia nel cuore

C'E' TANTO DA LEGGERE MA SE SI VUOLE SAPERE VERAMENTE LE COSE COME STANNO TROVATE 5 MINUTI PER POTER DAR VOCE ANCHE A CHI DI SICUREZZA UN PO SE NE INTENDE ! CONDIVIDETE E FACCIAMOLO ARRIVARE FINO AI VERTICI CHE SPESSO SE NE INFISCHIANO DELLA SICUREZZA DEGLI OPERATORI DELLE FORZE DELL'ORDINE. HO GIRATO QUESTA MIA LETTERA A TANTISSIME TESTATE GIORNALISTICHE, MA DI GIORNALISTI CHE HANNO IL CORAGGIO DI SCRIVERE LA VERITA' ...NEANCHE L'OMBRA. Sono Maurizio, un poliziotto per sempre, con la Polizia...

C'E' TANTO DA LEGGERE MA SE SI VUOLE SAPERE VERAMENTE LE COSE COME STANNO TROVATE 5 MINUTI PER POTER DAR VOCE ANCHE A CHI DI SICUREZZA UN PO SE NE INTENDE ! CONDIVIDETE E FACCIAMOLO ARRIVARE FINO AI VERTICI CHE SPESSO SE NE INFISCHIANO DELLA SICUREZZA DEGLI OPERATORI DELLE FORZE DELL'ORDINE. HO GIRATO QUESTA MIA LETTERA A TANTISSIME TESTATE GIORNALISTICHE, MA DI GIORNALISTI CHE HANNO IL CORAGGIO DI SCRIVERE LA VERITA' ...NEANCHE L'OMBRA. Sono Maurizio, un poliziotto per sempre, con la Polizia nel cuore, quella vera non quella di oggi che mi ha indotto ad andare in pensione appena possibile. Molti vorrebbero essere in pensione al posto mio: io no , ma la Polizia non esiste più. La Questura , la mia seconda casa , i miei colleghi e amici assieme alla mia famiglia sono tutta la mia vita , quella spesa per il bene della comunità. La pensione è stata una scelta dettata dal fatto di non riconoscersi in un numero, come ora si vorrebbe fossimo. Sanzioni disciplinari attribuite più volte, solo per aver espresso sempre e comunque in modo rispettoso, il degrado più totale e l’abbandono nel quale oggi si vive nella Polizia di stato. Spesso sono stato etichettato come il “GRILLO” della Polizia di Stato, perché ho parlato più volte “fuori dal coro”, in un mondo come quello delle divise dove non è evidentemente consentito parlare ed esprimere le proprie idee. Ora finalmente posso parlare, rispettando sempre le istituzioni. I sindacati lo fanno ? Purtroppo negli ultimi tempi la maggior parte di Loro si sono schierati addirittura con l’Amministrazione e con il Governo di turno, probabilmente per un “tornaconto”. Non fanno più Sindacato! Oggi assistiamo ai poliziotti “sotto osservazione” per aver detto semplicemente la verità, le vere condizioni in cui un operatore delle forze dell’ordine si trova a lavorare. Oggi a mio modesto parere c’è solo un Sindacato di Polizia , Autonomo dal potere , che può ancora chiamarsi tale , gli altri invece lamentano il troppo clamore e l’esasperazione dei toni per compiacere ai loro “referenti” piuttosto che per tutelare i loro iscritti. Alcune volte in passato mi sono trovato in disaccordo con questa unica vera sigla AUTONOMA (seconda come iscritti in Italia) , ma negli ultimi tempi ha trovato il coraggio di “rappresentare” per davvero le Donne e gli Uomini della Polizia di Stato. Dopo più di trent’anni di servizio sempre in strada con la “mia Volante” posso dirvi con estrema certezza che queste verità, nascoste per troppo tempo, rappresentano solo la punta di un iceberg gigantesco. Non ho l’esigenza di raccogliere adesioni o voti, non sono un sindacalista, non sono nemmeno un politico anche se non voglio dimenticare che pur non votando M5S, ho avuto la possibilità grazie a loro di poter parlare davanti ai cittadini dei nostri problemi. Pochi semplici esempi che inserisco spesso nei post della mia pagina FB “ MOVIMENTO POLIZIOTTI” : SPARARE. In 30 anni di Polizia ho sparato circa 50 volte in totale e sempre, dico sempre, al massimo 30 cartucce. Si può essere bravi così? Ho avuto un addestramento adeguato? Si può averlo una volta ogni tre o sei mesi ? LE DIVISE. NON esistono le misure in Polizia, avevano introdotto il c.d. misurometro per fornire una taglia adeguata, con il risultato di dover prendere quello che c’era, magari una taglia 54 pur avendo la 48. Per non parlare del materiale che viene riciclato dopo anni e dato in consegna ad altre persone, come ad esempio i caschi (ubot), quelli utilizzati per l’ordine pubblico, che vengono riadattati con aggiunta di gommapiuma acquistata nei supermercati dagli stessi poliziotti, a spese proprie. Poche settimane fa un Poliziotto è stato sospeso per aver esibito durante una trasmissione televisiva , un casco di “VECCHIO TIPO” e quindi a dire dell’Amministrazione era una pubblicazione di notizie esagerate false e tendenziose. Vi posso assicurare che quel casco uguale identico l’ho indossato nel 2015 ! Sig. CAPO DELLA POLIZIA Dott. Alessandro PANSA ma invece di denunciare i Poliziotti , pensi alla vita di tanti di loro che oggi non ci sono più , forse anche perché lavoravano senza un minimo di garanzia per la propria sicurezza. Sembra una cosa di poco conto, ma parlo della divisa della Polizia di Stato che deve essere indossata con onore e con rispetto perché rappresenta l’Italia. MEZZI. Gli autoveicoli in dotazione sono migliaia, molte di questi usurati dalle centinaia e centinaia di migliaia di chilometri, in condizioni tali da essere difficilmente in regola con le normali revisioni. Contratti con le varie marche oramai a livello Europeo con autoveicoli che neanche gratis li vorrebbero in altri Paesi. NESSUNA e questo forse non lo sapete ancora, ripeto nessuna delle autovetture con i colori d’istituto ha i vetri antiproiettile, tranne i parabrezza delle volanti. Un vecchio detto dice: “i panni sporchi si lavano in famiglia”, ma la famiglia della Polizia di Stato non esiste più. RICAMBIO GENERAZIONALE. La Polizia di Stato è sotto organico di migliaia di Uomini, la media d’età è di 47 anni, basta guardarsi in giro per vedere solo o quasi poliziotti con i capelli bianchi. I giovani stanno arrivando? Ma quando in pensione ne vanno 5000 e il loro presunto ricambio si ferma a quota 2500 dove mai potremo andare a finire ? LA BOCCA CUCITA. Ho partecipato attivamente ad un film/documentario riguardante le forze dell’ordine dove il regista Raffaele MANCO ha avuto il coraggio di diffondere le condizioni nelle quali si lavora e si “VIVE” con la divisa addosso. Presentato ai vari media (Mediaset, Rai e La7 per fare qualche esempio), pur destando molto interesse è risultato “difficile” da inserirlo nella loro programmazione. H24 POLIZIOTTI ALLO SPECCHIO è il titolo di questo film/documentario, (Trailers su You Tube) una testimonianza nuda e cruda, dove si spiega con parole semplici la realtà del mondo delle forze dell’ordine, forse, troppo “scomodo” da far visionare ai Cittadini. Aspettiamo ancora fiduciosi che qualcuno lo trasmetta. PREVENZIONE. L’importante è che ci sia un poliziotto davanti ad ogni obbiettivo sensibile, non conta la preparazione, non conta in che veicolo stai a controllare la zona, non conta se hai un giubbotto antiproiettile assolutamente inutile, non conta che se si presenta un uomo/bomba non puoi fare altro che pregare Non conta se il poliziotto rischia la vita per quei “4 soldi” di paga, … se poi protesta viene censurato. Conta solo che lo Stato alla fine dica: “ NOI ERAVAMO PRESENTI E COMUNQUE LA PREVENZIONE E’ STATA ESEGUITA CORRETTAMENTE “ il NOI è surreale !!! LA CERTEZZA DELLA PENA. Semplicemente NON esiste e forse non è MAI esistita. Oggi l’unica sicurezza è quella da parte dei criminali, di farla franca. Sono anni che lo ribadisco che la legge NON è uguale per Tutti. Un giorno un famoso magistrato mi ha detto le seguenti testuali parole: “SOPRA DI NOI C’E’ SOLO DIO”, serve aggiungere qualcosa? Anni e anni di investigazioni, migliaia di euro spesi in intercettazioni, persone arrestate, dal delinquente comune al più grande Boss mafioso e poi alla fine ti ritrovi pochi giorni dopo a bere un caffè proprio con quel criminale che hai arrestato. Non sono polemiche, non è populismo, quello lo fanno quelle persone che non hanno idea di chi sia un OPERATORE DELLE FORZE DELL’ORDINE. Purtroppo i Ministri che si sono susseguiti hanno pensato solamente ai numeri e ad essere pronti ad accumulare voti per il proprio rendiconto e quello del partito, ma si sono sempre dimenticati che se oggi esiste quel poco di sicurezza e la democrazia è solo grazie a chi “LA STRADA SE LA MANGIA ”. Sono pronto (lo sono sempre stato) a prendermi tutte le responsabilità per quello che ho scritto, consapevole del fatto che quando si prova sulla propria pelle la paura di essere ammazzati e si ha l’esperienza sul campo e non dietro ad una scrivania al Ministero, si puo’ dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità. MaurizIo, un poliziotto nel cuore.
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