MARESCIALLO CONGEDATO, METTE MOLOTOV ALLO STATO MAGGIORE
Voleva vendicarsi contro chi lo aveva riformato dal servizio per motivi di salute, costringendolo a lasciare l’Aeronautica militare. Per questo motivo venerdì notte un ex maresciallo dell’Arma Azzurra ha pensato di far esplodere due bottiglie molotov sul portone dello Stato Maggiore dell’Esercito, competente per le visite mediche di tutti i militari, e su quello del ministero della Difesa, entrambi in via XX Settembre. Ma il tentativo dell’ex militare, ora al servizio civile con lo stesso sti...
Voleva vendicarsi contro chi lo aveva riformato dal servizio per motivi di salute, costringendolo a lasciare l’Aeronautica militare. Per questo motivo venerdì notte un ex maresciallo dell’Arma Azzurra ha pensato di far esplodere due bottiglie molotov sul portone dello Stato Maggiore dell’Esercito, competente per le visite mediche di tutti i militari, e su quello del ministero della Difesa, entrambi in via XX Settembre.
Ma il tentativo dell’ex militare, ora al servizio civile con lo stesso stipendio, è fallito perché il quarantenne è stato notato da una pattuglia di carabinieri in servizio di guardia alla sede della Banca d’Italia e poi anche da una della compagnia Roma Centro e dai militari dell’Arma in servizio al ministero. L’ex sottufficiale è stato arrestato per detenzione di armi da guerra - come vengono considerate le molotov dal codice penale - e anche tentato danneggiamento aggravato. È finito in carcere e lunedì ci sarà l’udienza di convalida del provvedimento davanti al gip. Gli investigatori dell’Arma gli hanno sequestrato anche alcuni accendini che sarebbero stati usati per accendere le bottiglie incendiarie. L’ex militare è stato sorpreso proprio mentre armeggiava con un borsone nei pressi dei due portoni. tratto da www.infodifesa,it